FOLLONICA – «Apprezziamo e condividiamo l’attenzione alla salvaguardia della salute dei cittadini, attenzione che guida quotidianamente Acquedotto del Fiora nella gestione del servizio idrico integrato. Però non condividiamo, ma anzi condanniamo allarmismi ingiustificati sulla qualità dell’acqua erogata, che possono minare la fiducia dei cittadini e insinuare gravi e ingiustificati dubbi sull’operato del gestore». Acquedotto del Fiora interviene così sulla questione del presunto incremento del valore dell’arsenico nei punti di approvvigionamento dell’acqua potabile nel comune di Follonica, incremento che non risulta esserci mai stato.
«La necessità di intervenire per abbattere il contenuto di arsenico nelle acque, è nata da obblighi normativi che hanno ridotto i limiti di tollerabilità di tale sostanza e non da aumenti della concentrazione di essa, che è sempre rimasta costante – spiega Acquedotto del Fiora –. L’Unione Europea ha fissato il limite di concentrazione per tale elemento in 10 microgrammi litro; e questo ha comportato il passaggio dal precedente valore limite ammissibile di 50 microgrammi litro agli attuali 10. Il pozzo ZI3 situato nel comune di Follonica, la cui perforazione risale al 1996, ha una profondità di circa 90 metri e garantisce, per le sue caratteristiche costruttive, il prelievo delle sole acque profonde non sottoposte ad inquinamento per infiltrazione superficiale. Fin dall’epoca della sua realizzazione, ha sempre avuto una concentrazione di arsenico inferiore ai 50 microgrammi, all’epoca limite imposto, ma superiore a 10, attuale limite».
«Nel 2003, Acquedotto del Fiora individuò la tecnologia migliore per l’abbattimento della concentrazione di arsenico nelle acque da erogare al di sotto dei nuovi limiti di legge e pianificò una serie di interventi per adeguare l’erogazione di acqua ai nuovi limiti di legge – prosegue il Fiora -. Al contempo l’azienda chiese deroghe alla Regione Toscana, per alcuni comuni, tra cui il Comune di Follonica, che furono concesse fino al 31 dicembre 2010 per consentire di realizzare tutti gli interventi necessari per l’adeguamento alla nuova normativa. Nel 2008, è entrato in funzione l’impianto per la dearsenificazione installato presso il pozzo ZI3 nella zona industriale a Follonica. Gli interventi attuati dall’azienda hanno consentito il rientro da tutte le deroghe in tempi molto più rapidi rispetto a quanto avvenuto nel resto d’Italia, tanto da divenire esempio da seguire per gli altri gestori del servizio idrico alle prese con la medesima problematica. Inoltre, non risultano ad Acquedotto del Fiora, e per quanto a conoscenza dell’azienda nemmeno agli enti istituzionali di controllo, incrementi del valore dell’arsenico nei punti di approvvigionamento dell’acqua potabile nel tempo».