MASSA MARITTIMA – Il Comune di Massa Marittima, con la collaborazione di Amatur, ha inaugurato il 18 ottobre la Mostra itinerante Angiolo Mazzoni in Toscana di Milva Giacomelli, Ezio Godoli, Alessandra Pelosi, al Palazzo dell’Abbondanza, in via Goldoni, nel centro storico. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 25 febbraio 2014, con ingresso libero tutti i giorni dalle ore 15,00 alle ore 18,00. Agli architetti che parteciperanno all’evento verrà accreditato un Credito Formativo Professionale gratuito.
La Mostra viene promossa dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Grosseto, con il patrocinio e contributo della Federazione degli Ordini degli Architetti PPC della Toscana, del MART di Rovereto, con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Grosseto, del Comune di Grosseto e della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura della Provincia di Grosseto e con il contributo della Banca della Maremma, del COGRAE, dell’ANCE Grosseto e di alcuni sponsor. “Si tratta di una mostra veramente bella- commenta il vice sindaco del Comune di Massa Marittima Luana Tommi, poiché permette di guardare con occhi nuovi, molte grandi opere architettoniche; l’esposizione suggerisce un interessante relazione tra gli aspetti tecnici di ogni realizzazione e quelli storici del relativo particolare periodo. L’interessante giornata inaugurale è stata molto partecipata e coinvolgente anche grazie al metodo delle oratrici Alessandra Pelosi e Luana Barbato che hanno illustrato in modo chiaro e diretto ogni tavola illustrata stuzzicando l’interesse dei partecipanti”. La cocuratrice Alessandra Pelosi durante la presentazione della Mostra ha ricordato che Mazzoni è legato alla provincia di Grosseto: nel capoluogo ha lasciato infatti un’opera che rappresenta senza dubbio uno dei “segni” qualificanti dell’architettura della città: il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi inaugurato il 3 novembre 1932 e che il Palazzo delle Poste di Grosseto è uno dei tasselli che portano la stampa locale di propaganda a parlare più volte alla fine degli anni 20 del <”prodigioso sviluppo della città di Grosseto”.
E prosegue: “la città è infatti l’unica in Toscana che nel periodo 1921-1936 registra un incremento della popolazione pari al 78,8%. E’ in questo contesto che si innesta nel 1927 la vicenda del concorso per la stesura del nuovo piano regolatore per la città di Grosseto. Il nuovo Palazzo delle Poste vuole essere l’affermazione di un rinnovamento che si attua in una cittadina in fermento, che comincia a espandersi e a cercare la sua identità di città vera e propria, un centro che non vuole essere più solamente provincia agricola, che si appresta a divenire tecnologicamente all’avanguardia. La costruzione del Palazzo è una duplice occasione propagandistica: propaganda di regime e celebrazione del gerarca Pierazzi che vuole costruire un monumento nella sua città natale. Esternamente ne risulta un edificio di grande forza e austerità e slancio che si contrappone alla ricercata eleganza degli spazi interni aperti al pubblico. Mazzoni qui collabora con gli scultori Napoleone Martinuzzi e Domenico Ponzi. Martinuzzi lavora alla composizione più eloquente la ‘maremma domata’ che con il suo tema drammatico ha il compito di enfatizzare tutto il portato ideologico e propagandistico che l’edificio deve manifestare. Dall’inaugurazione ad oggi all’edificio sono state apportate molte modiche ma malgrado ciò, conserva ancora negli ambienti destinati al pubblico i caratteri architettonici originari, e, all’esterno, mantiene intatta la propria maestosità, imponendosi quale imprescindibile punto di riferimento visivo sulla piazza”.
La mostra – La mostra, come il catalogo, ricostruisce l’itinerario creativo mazzoniano in Toscana dal 1925 al 1938 cui sono dedicati i saggi: il palazzo delle poste di Grosseto, la Colonia marina Rosa Maltoni Mussolini per i figli dei postelegrafonici e dei ferrovieri a Calambrone, il complesso ferroviario di S. Maria Novella di Firenze, il progetto del palazzo delle poste di Pisa di cui il nostro Ordine vanta l’acquisizione dei documenti di ricerca e prima pubblicazione, il palazzo delle poste di Massa, la Stazione di Siena, il palazzo delle Poste di Pistoia, la ricevitoria postale dell’Abetone e la Stazione di Montecatini. In particolare gli episodi di Pisa, di Massa, di Pistoia e dell’Abetone sono qui approfonditi per la prima volta. Un ricco apparato iconografico, messo a disposizione dall’Archivio del ‘900 del Mart di Rovereto, dall’Archivio Storico delle Ferrovie dello Stato di Roma, dagli archivi storici dei compartimenti di Firenze e di Pisa delle Ferrovie dello Stato, e da archivi privati, illustra il catalogo. Accompagna la mostra, Angiolo Mazzoni in Toscana, il documentario: Angiolo Mazzoni a Firenze che ha curato Milva Giacomelli con Anna Comparini; e la ricostruzione virtuale in 3D delle Poste dell’Abetone di Antonio Gianfranchi.
La Mostra Angiolo Mazzoni in Toscana è stata inaugurata per la prima volta il 5 luglio 2013 nelle sale della Camera di commercio a Grosseto, è stata ospitata in agosto nei locali della Biblioteca Gamberi a Roccastrada (GR), e dal 14 agosto nelle sale del Castello Malaspina a Massa Carrara, dal 1 settembre nelle sale delle Terme Excelsior di Montecatini (PT); il 13 settembre in occasione della ricorrenza degli ottant’anni dall’inaugurazione del palazzo spezzino al Palazzo delle Poste di La Spezia, il 5 settembre a Lucca nella sede dell’Ordine degli Architetti della provincia di Lucca. La Mostra è poi stata ospite dal 29 gennaio 2014 dell’Ordine degli Architetti di Prato al Palazzo delle Professioni. Attualmente è ospite del Comune di Massa Marittima al Palazzo dell’Abbondanza; proseguirà a Siena, a Calambrone, a Firenze, Roma, Rovereto (TN), Bogotà (Colombia).
Ulteriori informazioni si possono avere consultando il sito: http://www.gr.archiworld.it