di Sabino Zuppa
MAGLIANO IN TOSCANA – Il Comune installa l’illuminazione pubblica sulla facciata di un palazzo senza avere il permesso del proprietario e si scatena una battaglia giuridica infinita che porta ad una sentenza del Tar della Toscana che annulla l’ennesimo atto amministrativo. Succede a Magliano in Toscana, dove nel 1993, l’amministrazione comunale appaltò i lavori per potenziare l’impianto di pubblica illuminazione nel centro storico senza avere il permesso di installare cavi, lampioni e fari sulla facciata di un immobile di un cittadino del paese.
Un comportamento che non piacque a quel proprietario che lo impugnò e che, dopo alcuni passaggi giuridici nel corso degli anni, aveva portato all’emissione da parte del Comune di Magliano di decreto del 10.09.2013, da parte del responsabile del settore Patrimonio che aveva ad oggetto l’acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune del diritto di servitù sugli immobili interessati dall’esecuzione dei lavori di costruzione dell’impianto di illuminazione del centro storico.
Un ulteriore mossa che non è stata ritenuta possibile dal giudice amministrativo che ha accolto il nuovo ricorso del cittadino maglianese, condannando il Comune al pagamento delle spese processuali, e rimandando la soluzione della questione ad ulteriori atti amministrativi. (dispositivo sentenza visionabile su LINK)