di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Si torna a parlare di legalità nelle scuole, attraverso il disastro ambientale che sta colpendo la terra dei fuochi, in Campania. Proprio dagli studenti della scuola di primo grado Don Salvatore Vitale di Giugliano, è arrivato il video-appello proiettato questa mattina alla scuola media di via Portogallo. Il progetto didattico-editoriale dedicato ai ragazzi è stato introdotto da Dubidoo, confidando nell’appoggio degli insegnanti e approfittando della giornata dedicata al progetto Sentinelle della Legalità della Fondazione Caponnetto, a cui aderiscono da anni le scuole di tutta Italia. Un tema, quello trattato, di estrema attualità che arriva all’indomani della decisione da parte del governo di convertire in legge il decreto per combattere l’emergenza delle aree inquinate dagli scarichi tossici. In pratica, bruciare rifiuti adesso è reato, ma il provvedimento, da solo, non basterà, serve mantenere alta l’attenzione, partendo soprattutto dai giovani.
Un esempio, quella della terra dei fuochi, di come la mafie possano condannare a morte i territori e contaminare i prodotti tipici, patrimonio della cultura del Paese. Così, nell’aula magna della scuola media di via Portogallo è avvenuta la prima proiezione del filmato che ha introdotto una lezione multimediale per spiegare ai ragazzi maremmani cosa sia la terra dei fuochi e quale il dramma che stanno vivendo gli studenti campani. Ai ragazzi è stato inoltre distribuito il giornale Dubiweek con gli articoli scritti dagli studenti di Giugliano in Campania, Grosseto e dell’Istituto Bearzi di Udine sulla terra dei fuochi. All’incontro hanno partecipato, oltre all’editore di Dubidoo Marco Berni, Sergio Tamburrino e Marina Biagiotti della Fondazione Caponnetto, Katia Bartali e Maria Elena Simoncelli insegnanti e referenti del progetto Sentinelle della Legalità, Sonia Boni insegnante e referente del progetto Dubidoo, l’assessore comunale alla pubblica istruzione Luca Ceccarelli.
«Già da qualche settimana le nostre redazioni in classe si erano mosse, spontaneamente, scrivendo articoli su questa vergogna nazionale che pare non interessare agli adulti ma che i ragazzi invece vivono con forte preoccupazione – ha detto Marco Berni -. Da qui la nostra decisione di una giornata tutta dedicata al crimine ambientale che ruba la salute e la vita delle popolazioni colpite. Ecco perché abbiamo chiesto alla Fondazione Caponnetto, tramite la sua organizzazione nazionale, di non lasciare soli questi ragazzi ma di sostenerli nella loro battaglia di legalità, di giustizia e di diritto alla vita».