di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Il Codice rosa si riscopre eccellenza della città e anche esempio da seguire su scala nazionale. L’amministrazione comunale di Grosseto, a nome di tutta la città ha voluto rendere omaggio, alla task force interistituzionale che si occupa delle persone, siano adulti e bambini o uomini e donne, vittime di violenze. Un gruppo di lavoro, che nato nel capoluogo maremmano quattro anni fa, è diventato in poco tempo punto di riferimento in tutto il territorio nazionale. Da gennaio a settembre 2013, sono stati trattati 2.259 casi nelle 10 realtà toscane. Ben 12139 maltrattamenti, 108 abusi, 12 maltrattamenti in seguito a stalking. Di questi 2006 iguardavano gli adulti, 253 i minori. Numeri che a Grosseto si traducono in 349 accessi al Codice rosa un dato inferiore solo alla realtà fiorentina.
«Il Codice rosa è una eccellenza della città – ha dichiarato il sindaco Emilio Bonifazi -. È il frutto della preparazione, della passione, della dedizione di chi, evidentemente, fa del proprio impegno professionale una fonte di ricchezza e di arricchimento. Il progetto della task force non sarebbe diventato quello che è senza queste premesse. Un lavoro di gruppo, dove ruoli e competenze ben delineate riescono a occuparsi di casi tanto delicati, che vanno affrontati con la giusta modalità per poter dare risposte adeguate e risolutive. La felice intuizione del Codice rosa nasce a Grosseto e da qui è stata raccolta in tutta Italia. Per questo vogliamo dire grazie alla Asl 9 e alla Procura della Repubblica di Grosseto, che attraverso i loro referenti Vittoria Doretti e Giuseppe Coniglio, si sono fatti promotori di questo progetto. La gratitudine della città possa tradursi nell’assegnazione del Grifone d’oro».
Alla cerimonia erano presenti il prefetto di Grosseto Anna Maria Manzone, il procuratore capo Francesco Verusio, il questore Michele Laratta, il comandante provinciale dei carabinieri, Gerardo Iorio, il direttore generale dell’Asl 9 di Grosseto, Fausto Mariotti. Ecco le motivazioni scritte nella targa consegnata: “Il vostro encomiabile impegno, lo spirito di collaborazione e la dedizione per chi soffre sono un esempio e un valore per tutta la comunità. La città di Grosseto ringrazia”.