GROSSETO – Fare Grosseto non è convinta dell’operazione di cessione delle farmacie comunali da parte dell’amministrazione del capoluogo. Il movimento torna sulla dibattuta questione spiegando tutta una serie di motivi per cui non si dovrebbe procedere, nonostante l’iter sia avviato e benché il Comune si dimostri molto intenzionato a concludere la vendita. «In primo luogo, le farmacie comunali garantiscono quell’utilità sociale che i privati non assicurerebbero – spiegano dal movimento – utilità sociale che rientra nel ruolo di un ente pubblico, nell’interesse dei cittadini. E poi non sono mai state un peso economico, a detta degli stessi amministratori, anzi rappresentano fonte certa e consistente di utili, anche in questi momenti di difficoltà».
Un altro importante motivo per non venderle, secondo Fare Grosseto è da ricercarsi nel grande processo di riforma della farmacia italiana. «Ci sono buone prospettive future per questo tipo di attività – continuano dal movimento – La farmacia si trasformerà sempre più in luogo di dispensazione di servizi sanitari integrati con ospedali, medici di base e specialisti».
Inoltre, se tutto ciò non bastasse: «Vendere oggi agli attuali prezzi di mercato, significa precludersi interessanti opportunità economiche future – concludono da Fare Grosseto – vuol dire svendere, oltre che privare i propri concittadini di un servizio che rimane tra i più apprezzati nel panorama della sanità italiana».