ORBETELLO – Vogliono un nuovo incontro con l’amministrazione i cittadini aderenti all’associazione Mare Natura Talamone e Fonteblanda così come, lo scorso dicembre, «era stato pubblicamente dichiarato dall’amministrazione per parlare in maniera più approfondita dei problemi delle due frazioni. La giunta continua a tacere, rimpallando la questione tra ARPAT e Consorzio Bonifica; quest’ultimo merita un plauso, unico a rispondere e a descrivere dettagliatamente il problema dal loro punto di vista tecnico».
«Non riusciamo a capire con quale fine vengano richieste una serie spropositata di analisi per il campionamento di un fango, sito in demanio marittimo, che pochi metri prima, in zona demanio terrestre, viene tolto dall’alveo del corso e depositato sul terreno circostante – prosegue il presidente Michele Angelini -. Vogliamo ricordare che la parziale pulizia ha prodotto un notevole dislivello sul fondo alveo, tra lato terra e lato mare, formando di fatto uno scalino che ostacola l’ordinaria portata idrica del canale, aumentando esponenzialmente il pericolo di straripamenti lungo il secondo tratto. Questo rincorrersi di analisi su analisi più che premura per un eventuale danno ambientale, che per noi non sussiste, è divenuta una farsa, una squallida tattica politica/amministrativa volta ad annullare a Talamone il piccolo diportismo; noi non desisteremo e faremo valere la voce dei nostri soci, uniche vere vittime di tutto ciò. Evidentemente la politica del Comune di nautica sociale, come direbbe il Manzoni, non s’ha da fare».