GROSSETO – Rinnovato il contratto nazionale del settore turismo, stipulato con le associazioni datoriali e rappresentative dei settori ricettivi alberghiero, dei villaggi vacanza e dei camping. «Questo rinnovo – fa sapere la Fisascat Grosseto – è di importanza strategica per le relazioni sindacali e per il rilancio di un settore che offre un contributo decisivo alla produzione della ricchezza nazionale offrendo lavoro a 1,5 milioni di persone e con consumi interni pari a 114 miliardi di euro. Solamente nella provincia di Grosseto questo rinnovo riguarda i dipendenti di più di 1900 aziende tra esercizi alberghieri ed extra alberghieri, campeggi, villaggi turistici e residence».
Nel merito l’intesa, che avrà una durata eccezionale di 40 mesi con decorrenza dal 1° maggio 2013 fino al 31 agosto 2016, rafforza le relazioni sindacali. «Tra i capitoli inseriti nel nuovo contratto – spiega la Fisascat – c‘è anche quello della “stagionalità” riconoscendo in essa una delle peculiarità strutturali del settore che necessita di “adeguate politiche legislative e contrattuali destinate ad incrementare progressivamente l’attività delle imprese turistiche”, tutelando nel contempo il reddito dei lavoratori ed incentivandone l’occupabilità con la permanenza nel settore attraverso un insieme combinato di politiche attive del lavoro».
«Ci sono importanti novità nel nuovo contratto – spiega il Segretario della Fisascat provinciale Alessandro Gualtieri – riguardanti nello specifico la possibilità attraverso una flessibilità concordata di allungare il periodo lavorato per il raggiungimento delle settimane necessarie all’ottenimento della Mini-Aspi o dell’Aspi in caso di stagioni più lunghe. Altra importante novità è la possibilità di destinare una parte del Tfr per avere un’estensione della sanità integrativa ed andare a coprire i periodi non lavorati nell’anno».
Dal punto di vista economico è stato definito un aumento di 88 € al 4° livello da riparametrare per gli altri ed è stato riconfermato, anche a titolo di premio di risultato, un elemento economico a garanzia dell’effettivo decollo del secondo livello di contrattazione quantificato in 222 € per il 4° e 5° livello e riproporzionato per gli altri. Qualora, nonostante la presentazione di piattaforme sindacali di secondo livello non venga successivamente stabilito un accordo integrativo, tale importo è stabilito, sempre per il 4° e 5° livello, in 140 €.
«In definitiva – termina Gualtieri – si è aperta una nuova stagione di relazioni sindacali e di potenziamento di un settore che è il pilastro portante dell‘economia italiana, riconoscendo nel welfare contrattuale e nella bilateralità il sistema attraverso il quale sostenere il comparto attraverso interventi in ambito formativo, del sostegno al reddito, sanitario integrativo e previdenziale complementare. Mi auguro che le associazioni dei pubblici esercizi e della ristorazione collettiva Fipe ed Angem, tornino al tavolo contrattuale adesso che l’accordo è stato sottoscritto. Solo attraverso la negoziazione le parti sociali possono uscire insieme da questo momento difficile».