GROSSETO – 9 mila euro tra rame ed ottone e un furgone rubato per trasportare la refurtiva. Ieri mattina una ditta grossetana di autodemolizioni ha denunciato alla questura un furto consumato nella notte. I ladri avevano divelto il cancello d’ingresso e parte della recinzione del piazzale per poi caricare con una gru circa 8 quintali di scarti in rame ed ottone su due cassoni di metallo e, con un muletto, collocare le casse con la refurtiva su un furgone della ditta usato per fuggire.
Dopo i rilievi della scientifica le volanti si sono messi alla ricerca della merce rubata battendo le strade della zona. Lungo una strada i poliziotti hanno ritrovato il furgone abbandonato, visibilmente danneggiato, sporco di fango e di frasche e arbusti e non più funzionante. Dal tipo di frasche incastrate sulla carrozzeria del furgone, i poliziotti hanno intuito la zona che doveva aver attraversato. A 7/8 chilometri di distanza in una strada sterrata hanno individuato tracce di olio per motori e, poco più in là, in uno slargo colmo di fango, tracce di passaggio e di manovra di un mezzo pesante.
Proseguendo quindi a piedi nella ricerca, in una radura individuata dalla strada ma raggiungibile facendosi largo a stento fra la vegetazione particolarmente fitta, gli agenti hanno trovato, occultati sotto delle frasche, due cassoni di metallo, al cui interno si trovava l’intera refurtiva, per un ammontare di circa 8/9 mila euro. Il titolare della ditta di autodemolizioni ha riconosciuto immediatamente la refurtiva ed ha ringraziato «gli uomini della Polizia di Stato e, in particolare, la sezione volanti della Questura di Grosseto, per aver ritrovato, nonostante la scarsità di elementi utili a disposizione, la refurtiva, recuperando quest’ultima ed il camion, mezzo fondamentale per il prosieguo dell’attività lavorativa».