MASSA MARITTIMA – Sarà una corsa a tre quella delle primarie del Partito democratico a Massa Marittima. Dopo gli annunci dei giorni scorsi della discesa in campo di Marcello Giuntini, sindaco dimissionario di Montieri e di Sergio Martini, presidente del consiglio provinciale che da tempo aveva confermato la sua candidatura, adesso è il turno dei renziani.
Due sono i nomi che saranno scelti dal gruppo di persone che nei mesi passati si è impegnato introno al progetto del sindaco di Firenze e che è attivo a Massa già dal confronto tra Renzi e Bersani del 2012.
«Il candidato sarà scelto in questi giorni – si legge nella nota dei renziani – fra un binomio di nomi che comunque, a prescindere, lavoreranno in squadra. La scelta potrebbe cadere, quindi, su Flavio Zazzeri o su Sandro Poli mettendo sicuramente in squadra gioventù, novità politica ed esperienza».
«Riteniamo che un nuovo percorso politico ed istituzionale vada fatto rispetto al passato; lo chiedono la maggioranza degli elettori P e i cittadini scontenti dell’attuale modo di fare politica. Cambiare le facce per far vincere il Pd e i cittadini Massetani che si riconoscono nei valori del centrosinistra. Se non cambiano le facce e la musica c’è il rischio che la gente, per protesta o rabbia, voti un altro partito o, peggio ancora, non vada a votare».
Renziani quindi pronti a lanciare la volata per la candidatura a sindaco di Massa e per scrivere un programma che metta al centro «il patrimonio di monumenti e opere d’arte della città e delle frazioni» cercando di valorizzare e sviluppare «e attività consolidate del territorio quali la sanità, le scuole, la presenza delle caserme, il commercio, il turismo, l’agricoltura e l’agriturismo».
«Attenzione quindi – scrivono i renziani – all’aspetto estetico della città, alle attività esistenti, alla ricettività e ad un’agricoltura che sia fonte di vero reddito per il territorio».
«In questo momento molti aspiranti sindaci sono già in azione parlando di sè come se fossero il centro del mondo. NOI vogliamo parlare di Massa, di Valpiana, di Prata, di Tatti, di Niccioleta, di Capanne, della Pesta e di tutte quelle altre località che, se anche non menzionate, non per questo, sono meno importanti e con tutti scegliere insieme le azioni da fare ancor prima dei nomi.
«I programmi e le idee – concludono – dovranno scaturire dal sapiente e umile confronto-ascolto con gli operatori dei vari settori che sono i veri esperti della materia».