di Annalisa Mastellone
Sopra: Ravi-Marchi, Parco Minerario d Gavorrano. Questo è uno dei luoghi simbolo del Parco delle Colline Metallifere. Nella foto un particolare dell’argano della miniera.
Un riconoscimento ambito ed atteso da tempo, e che aveva già ricevuto un primo “via libera” dalla Commissione riunitasi a settembre scorso in Portogallo, a Idanha Nova. Ed ora si avvicina l’ultima tappa di un iter cominciato nel febbraio 2009, quando il Parco Tecnologico inviò ufficialmente la sua candidatura alla Rete europea Unesco, di cui fanno parte già cinque Geoparchi italiani (Adamello Brenta, Beigua in Liguria, Sardegna, Madonie e Rocca di Cerere in Sicilia). Se la Commissione Unesco estrarrà il “cartellino verde”, il Geoparco maremmano sarà l’unico sito toscano a diventare “European Geopark”. Intanto, nell’attesa del verdetto finale, l’Assemblea italiana dei Geoparchi, tenutasi lo scorso febbraio nella sede dell’Adamello Brenta, ha dato pieno sostegno alla candidatura del Parco delle Colline Metallifere, che, ricordiamo, è gestito dal consorzio dei sette comuni di Follonica, Scarlino, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo e Roccastrada. Come riportato sul sito www.parcocollinemetallifere.com, in un comunicato di Alessandro Baldasserrini, responsabile per la comunicazione del Geoparco maremmano, l’intervento del Presidente Hubert Corsi e della coordinatrice delle “Porte del Parco” Alessandra Casini, che hanno illustrato il dossier di candidatura davanti al Presidente della Rete europea Nikolas Zouros, sono stati applauditissimi ed hanno ottenuto unanime consenso dei rappresentanti dei cinque Geoparchi italiani. Tra questi Pasquale Li Puma, direttore del Geoparco delle Madonie (che ospiterà l’Assemblea nel 2011), ha salutato Hubert Corsi e lo staff del nostro Parco con un beneaugurante «Arrivederci in Sicilia». Lo stesso Nokolas Zouros, alla fine del suo discorso, rivolgendosi a Corsi ha auspicato di «ritrovarci il prossimo anno con i Geoparchi italiani aumentati di numero».
Nella foto Pozzo Roma, simbolo della miniera di Gavorrano.
«E’ stata un’esperienza positiva – ha commentato soddisfatto Corsi – che ha sottolineato la stima che il nostro Parco gode oltre i confini regionali. Ma siamo consapevoli che il più deve essere ancora fatto: la riunione in Francia, e l’eventuale successiva visita della Commissione, sono decisivi, ma siamo pronti ad affrontare questa ultima ed entusiasmante sfida».
L’ingresso nella Rete europea dei Geoparchi Unesco sarebbe dunque per Gavorrano una nuova occasione per valorizzare il patrimonio geologico delle Colline Metallifere racchiuso nel nostro Geoparco, la cui nascita è stata promossa dal “basso”, cioè voluto fortemente dagli abitanti di un territorio, che non volevano disperdere e cancellare la propria memoria storica e socio-culturale, né il proprio passato contraddistinto da dolore e sacrificio, ma anche da orgoglio e solidarietà.