Gavorrano – Un no deciso al progetto autostradale presentato dalla Sat. Anche “Gavorrano Demcratica”, la lista civica che in campagna elettorale aveva sostenuto la candidatura a sindaco di Paolo Balloni e che è presente in consiglio comunale con la capogruppo Ester Tutini, si schiera dalla parte dei contrari all’ipotesi di trasformare l’attuale Aurelia a quattro corsie nella nuova autostrada tirrenica.
«Gavorrano Democratica – si legge in una nota della lista civica – sostiene senza riserve la posizione tenuta dal sindaco Massimo Borghi sul tracciato della nuova autostrada e sosterrà in Consiglio Comunale la mozione unitaria approvata dall’intero Consiglio Provinciale. L’autostrada Tirrenica così come è stata proposta nella versione finale è di fatto irricevibile ed inaccettabile, per una serie di motivi legati non soltanto al pagamento del pedaggio ma anche al costo altissimo che la Provincia di Grosseto sarebbe costretta a pagare».
«Quel che stupisce – prosegue la nota – ancor di più sono gli attori in campo: la SAT, controllata da una compagine che vede il Monte dei Paschi fra gli azionisti; un ministro, espressione di questo territorio e fino a non molto tempo fa Sindaco di Orbetello, e la Regione Toscana con il suo governo. Tutti attori che in un modo o nell’altro sono profondamente legati a questa terra e verso la quale dovrebbe avere a vario titolo, non diciamo un rapporto affettivo, ma di sicuro di riconoscenza».
«Per questo accogliamo – concludono da “Gavorrano Democratica” – l’appello del Presidente Marras e del Sindaco Massimo Borghi a parlare con una voce sola, forte e decisa, nell’interesse di una intera comunità, pur rimanendo fermi nell’affermare che l’autostrada Tirrenica è, e resta, una priorità per la Maremma e che le istituzioni di riferimento, Regione Toscana e Stato Italiano, insieme alla società civile ed imprenditoriale maremmana trovino una soluzione condivisa e traccino per la SAT le regole di realizzo. È inaccettabile che un soggetto privato quale SAT imponga le proprie scelte e detti anche una linea politica, perché in un contesto nazionale ed internazionale come l’attuale, non si possono delegare le scelte strategiche di una politica assente al potere economico ma devono essere affidate ad una ritrovata coesione sociale e territoriale che renda credibilità alla politica e sia capace di produrre vero sviluppo. È quindi essenziale che ANAS ed il Ministro stanzino fondi per la Tirrenica, perché come dicono i Maremmani “non si fanno le nozze con i fichi secchi” e soprattutto non è giusto che paghino soltanto i Maremmani».