di Barbara Farnetani
GROSSETO – Un prestito di 3 mila euro con cui affrontare le difficoltà più impellenti, siano esse sanitarie, scolastiche, alloggiative o lavorative, un prestito a tasso zero da restituire in 36 mesi. È il progetto di microcredito voluto dalla Regione, che investirà 5 milioni di euro all’anno per tre anni, e che sarà gestito, suoi territori, dalle associazioni con la Caritas come capofila e il Coeso che svolge una sorta di ruolo di garanzia e vigilanza sull’erogazione di questo denaro pubblico. 139 mila euro, tanto è stato destinato a Grosseto che gestirà uno dei due progetti di tutta la provincia (l’altro è a Orbetello). I bandi sono aperti a chiunque risieda nel territorio regionale, e dunque è prevedibile che dall’Amiata o dalla zona nord ci si riversi sulla città capoluogo.
«Quello che facciamo – afferma Fabrizio Boldrini direttore Coeso SdS – è un swervizio di sussidiarietà. È la risposta positiva di una comunità nel suo complesso alle difficoltà. Questo progetto non servirà a intervenire nei casi di povertà estrema, per quelli ci sono altri canali, questi serviranno per prevenire. Per questo servono progetti personalizzati sui singoli richiedenti».
«I destinatari – gli fa eco Luca Grandi vicedirettore della Caritas diocesana – sono persone in condizione di difficoltà temporanea e contingente tale da non consentire certe spese. Tutti saranno ascoltati, ma l’accoglimento della domanda non è automatico». Il progetto durerà 48 mesi, e le domande saranno accolte dal 14 gennaio. I soldi, che saranno erogati direttamente dalla Caritas, dovranno essere restituiti entro 36 mesi. Solo in casi particolari e certificati la restituzione potrà essere sostituita con la prestazione soìciale, ossia con una sorta di volontariato presso le strutture partner.
«Un Isee pari a zero non dà diritto al prestito – precisa Enzo Capitani direttore Caritas – il microcredito non è il regalare denaro. È nato in Bangladesh per dare credito a chi non aveva la possibilità di accesso al credito bancario ma che aveva comunque un proprio lavoro e una propria dignità. Non dava solo reddito alla famiglia, ma innescava un meccanismo di benessere per tutto il villaggio. È un rischio educativo».
Questo è il terzo modello di microcredito per la nostra zona. Il primo esiste già dal 2004 ed è quello di L’Altra città con la Banca della maremma, il secondo è il Credito della speranza della Caritas per famiglie e aziende e questo della regione è il terzo.
15 le persone che sono state formate per stare agli sportelli, e altrettante quelle che si occuperanno dell’affiancamento. Entro 30 giorni dall’apertura della pratica i richiedenti avranno una risposta sull’accettazione o meno e dunque a febbraio ci saranno le prime erogazioni.
Info:
Per Grosseto gli sportelli saranno presso: la Caritas diocesana, le Querce di Mamre, il centro di ascolto antiusura della Misericordia, e Arci solidarietà.
Per Roccastrada (ma servirà anche Civitella Paganico): Ufficio Coeso
Per campagnatico(ma servirà anche Civitella Paganico): Ufficio Coeso
Per castiglione della Pescaia: Acli solidarietà
Per Scansano: Caritas parrocchiale
Tra i partner oltre a quelli sopra elenxcati, anche il Ceis