di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Tutto rinviato al 16 gennaio, così è stato deciso dal giudice Vincenzo Pedone sul caso Royal Tuscany, la società che in passato ha controllato la Mabro. Una vicenda di tribunale che interessa nuovamente l’azienda maremmana, già coinvolta attraverso Abbigliamento Grosseto nella procedura che ha portato alla Prodi bis e all’arrivo del commissario Giampiero Russotto. Oggi i legali di Royal Tuscany hanno presentato la memoria difensiva piuttosto corposa sul caso. Un elemento in più per arrivare al rinvio. In sintesi la società in questione non dovrebbe niente ai lavoratori della Mabro che invece lamentano delle indennità arretrate.
Una vicenda che in ogni caso si intreccia con l’altro scenario della Prodi bis che al momento avrebbe scongiurato il fallimento. Non si spostano però gli equilibri di ciò che accade in fabbrica: ovvero nulla, dato che il commissario non ha intenzione di far ripartire la produzione. Si cerca un acquirente in tempi rapidi, un processo difficile secondo la Rsu di sponda Cgil, soprattutto se non verrà riattivata la produzione. I tempi per il bando di vendita sono fissati per fine gennaio, ci sarà tutto il tempo quindi per tornare nuovamente nelle aule di tribunale per sapere che piega prenderà la vicenda Royal Tuscany. In caso di fallimento, infatti, potrebbe innescarsi un pericoloso effetto domino.