ROMA – Misure a sostegno dell’agricoltura in caso di danni da calamità naturali. È il provvedimento che è stato inserito nella legge di stabilità «Su proposta della Commissione agricoltura – spiega il presidente Luca Sani – la Legge di stabilità ha recepito tre provvedimenti significativi per il settore agricolo, inseriti ai commi 200, 70 bis e 70 ter. Nel primo caso le attività agricole sono state inserite fra quelle destinatarie di contributi per scorte e beni strumentali danneggiati da eventi emergenziali, a valere sullo specifico Fondo di 26,5 milioni per interventi in conto capitale istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze. I danni risarcibili dovranno essere in nesso di causalità con l’evento per cui è stato dichiarato lo stato d’emergenza e dovranno essere certificati con perizia giurata».
«Un secondo provvedimento – prosegue Sani – assegna al Dipartimento di protezione civile uno stanziamento valutabile in 50 milioni per il 2014, e altrettanti per il 2015 e 2016, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (periodo di programmazione 2007-2013 e 2014-2020). Risorse destinate a interventi in conto capitale nei territori colpiti da eventi calamitosi a partire dal 2009. Infine è stato rifinanziato per 30 milioni il Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio istituito con il decreto-legge 25 giugno 2008, numero 112».
«Considerata la generale difficoltà della finanza pubblica – conclude Sani – si tratta di una risposta parziale ma significativa rispetto ai gravi problemi che le aziende agricole e agroindustriali hanno subito in conseguenza delle calamità naturali che hanno colpito diverse regioni del paese negli ultimi due anni. Il fatto che la gran parte delle risorse siano state destinate a interventi prevalentemente in conto capitale, e non a indennizzi diretti, costituisce senza dubbio una limitazione ma per contro, se ben gestite, esse possono generare un effetto di moltiplicazione rispetto alla mole di finanziamenti erogabili alle imprese attraverso il sistema bancario. Sul tema della gestione del rischio in agricoltura, la CommAgri continuerà a lavorare anche in previsione della definizione della Pac, considerato che sul secondo pilastro sono previste specifiche misure di carattere nazionale».