GROSSETO – Bisogna «rivedere il sistema di contribuzione dell’edilizia che è il più caro e non garantisce stipendi adeguati ai nostri lavoratori». Lo chiede Andrea brizzi, presidente provinciale Ance. «I sindacati sanno che le imprese chiudono o si ridimensionano ogni giorno e assieme a loro stiamo cercando di gestire questa crisi con ogni strumento a disposizione, facendo ricorso agli ammortizzatori sociali e alle procedure di licenziamento, solo quando indispensabili. Senza un piano straordinario di risorse da destinare all’edilizia, non si può chiedere molto di più alle imprese che tentano ancora di produrre».
«L’Ance Grosseto rivendica la revisione dell’assurdo sistema di contribuzione che – prosegue Brizzi – fa si che le imprese edili non riescano più a sostenere costi così alti a fronte di stipendi così bassi: abbassiamo i 10 punti in più di oneri e mettiamoli a favore dei lavoratori. Occorre non penalizzare la casa con un fisco iniquo, e sosteniamo il recente accordo tra l’Associazione Bancaria Italiana e la Cassa Depositi e Prestiti per far ripartire i mutui alle famiglie. Sul fronte delle opere pubbliche è determinante un piano per la difesa del territorio e la messa in sicurezza delle scuole, perché anche questi interventi sono fondamentali per far ripartire l’economia».