SCARLINO – «Solo due domande hanno ad oggetto il risarcimento dei danni subiti le altre nove vogliono accertare la pericolosità delle avvenute emissioni inquinanti e l’inesistenza del diritto di Scarlino Energia ad effettuarle, nonché l’inibizione e la condanna per Scarlino Energia alla cessazione di dette emissioni». È la precisazione che l’avvocato Roberto Fazzi, legale delle persone che hanno proposto la class action contro Scarlino Energia, fa all’indomani del rinvio dell’udienza.
«Il giudice – prosegue Fazzi – ha dato ad entrambe le parti tempo sino al 31 marzo per chiarire i diritti che si intendono lesi e quindi questo riguarda solo le domande risarcitorie dell’atto di citazione. Nessuna integrazione della citazione è stata disposta per chiarire a specificare il pericolo di lesione del diritto di salute degli attori a tutela del quale sono state formulate le prime nove domande, che hanno “superato perfettamente l’esame preliminare”. L’obiettivo principale della clas action sono le prime nove domande dell’atto di citazione con cui si chiede la cessazione delle emissioni inquinanti le ultime due domande hanno carattere accessorio». Conclude l’avvocato.