GROSSETO – Un viaggio attraverso ottant’anni di storia della Maremma, da inizio Novecento al 1980: Cronologie, biblioteca e archivio visitano la città è l’ennesimo appuntamento da non perdere nel ventennale dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea.
Venerdì, all’inaugurazione della mostra al Museo archeologico e d’arte della Maremma, hanno partecipato il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, il presidente della Provincia, Leonardo Marras e l’assessore comunale alla cultura, Giovanna Stellini. Ed è proprio l’assessore ad aver tagliato il nastro e dato il via alla visita guidata tra i documenti selezionati dai ricercatori dell’Isgrec.
Non si è trattato di ricomporre il lavoro portato avanti dall’Istituto. Né tantomeno ricercare oggetti pregiati. Tutto è stato contraddistinto dalla voglia di stimolare la curiosità e dal desiderio di offrire uno spaccato della Maremma di un tempo: ecco dunque spuntare numerosi pannelli con affisse pagine di giornali d’epoca, lettere di partigiani e immagini che ripercorrono le sfumature della società grossetana tra inizio Novecento e 1939. Ulteriori spezzoni storici sono coperti nelle altre due sezioni di Cronologie, al palazzo della Provincia (1940-1945) e al Cedav (1945-1980). La presentazione della mostra è stata utile anche per tornare a parlare dell’importanza dell’Isgrec: “Siamo – ha detto il sindaco, Emilio Bonifazi – orgogliosi dell’Istituto. Una realtà importante che cercheremo di sostenere anche in futuro.
Ovvio, le difficoltà economiche sono tante, ma il lavoro costante di questi giovani ricercatori è un qualcosa di prezioso per il territorio”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Provincia, Leonardo Marras: “Fino a ora siamo andati avanti a progetti, situazioni che si sono sommate le une alle altre, ma forse si merita di avere qualche elemento di stabilità in più, per esempio nell’ambito dei servizi archivistici, perché le amministrazioni locali possano fare un salto di qualità rispetto al loro rapporto con l’Isgrec, rendendolo più stabile. Questo riguarda principalmente noi, ma anche molti Comuni che già si sono avvicinati a questi lavori. Mi piace salutare questo compleanno con uno sguardo verso ciò che c’è da fare oltre a ripercorrere quel che è stato fatto in questi vent’anni”. Raggiante il presidente provinciale dell’Isgrec, Adolfo Turbanti, che ha ricordato come l’Istituto, nato il 2 giugno del 1993 fosse una scommessa, “Ma non sapevamo che fine avrebbe fatto. Oggi possiamo dirci soddisfatti”. Poi uno sguardo all’attività presente e futura: “Siamo convinti non sia possibile fare una storia della Resistenza se non si capisce cosa è stato il fascismo a Grosseto. Stiamo lavorando su questo e riteniamo si possa arrivare ad una visione più completa”. Altri obiettivi? “Approfondire la storia dell’agricoltura, dell’esperienza mineraria e del movimento operaio in Maremma”. Il presidente Turbanti ha anche ricordato il suo predecessore alla guida dell’Isgrec, Francesco Chioccon.
A margine dell’incontro sono arrivati i saluti di Ivano Tognarini, presidente dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana e dell’assessore regionale all’ambiente, Annarita Bramerini.
Cronologie, orari: Museo archeologico e d’arte della Maremma e Cedav (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, lunedì chiuso). Palazzo della Provincia (dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì). La mostra terminerà l’8 dicembre.