di Annalisa Mastellone
Bagno di Gavorrano – Pronta a fare il grande salto nel panorama musicale italiano, Luna (foto in basso), la venticinquenne cantante gavorranese che col suo primo singolo “Il giro del mondo” si sta facendo apprezzare sempre più. A pochi giorni dall’uscita il suo brano sta girando in radio ed è cliccatissimo sul web, insieme al videoclip ambientato nell’ex ospedale psichiatrico di Volterra, ed è disponibile su www.lunamusic.it (dove può essere anche scaricato), su Facebook e su Youtube. Nel futuro di Luna un album e Sanremo.
Perché è nato “Il giro del mondo”?
«Nella canzone parlo di un viaggio forzatamente interiore alla ricerca di un mondo ideale, utopico, dove ognuno può essere se stesso. Viviamo in una società indottrinata dal Vaticano, dalla politica, dalle multinazionali, e dove tutti si sentono in grado di giudicare gli altri. Ed ecco che a essere troppo pretestuosi, semplicemente perché si vuole un mondo dove ognuno è libero di essere come è senza per forza essere etichettato, si viene additati come pazzi. Da qui l’idea di ambientare il videoclip, diretto da Andrea Tani, tra i locali del vecchio manicomio di Volterra, dove in tanti sono entrati sani e non sono più usciti. La canzone esprime quindi l’esigenza di un riscatto, cercando un posto ideale che è dentro di noi, dove ognuno può fare ed essere ciò che vuole».
Che legame hai con Gavorrano? Cosa significa crescere qui con una passione come la tua?
«Ho un rapporto splendido e molto forte col mio paese. Crescere qui ha significato ingoiare tanti rospi, ma non perché è Gavorrano, ma perché è in Italia in generale che non c’è molta meritocrazia, ed è sempre più difficile in queste condizioni che i giovani si facciano spazio. Per fortuna però a Gavorrano ci sono molti cultori della musica e io sin da piccola ho iniziato a dedicarmi a questa mia passione.Tantissime le persone che mi sostengono da sempre e tante quelle che continuano a incoraggiarmi. A partire dai miei genitori e dai miei amici più stretti, che ho voluto accanto a me nel videoclip. Tra tanti voglio fare un ringraziamento particolare a Mauro Cavallari (il presidente Auser scomparso a fine maggio), un uomo con la “u” maiuscola, amico di famiglia che mi ha vista crescere e che quando ero piccola ha girato un cortometraggio con la colonna sonora delle prime due canzoni che ho scritto. A lui un grosso grazie».
Qual è stato il tuo percorso musicale?
«A 5 anni mi sono avvicinata alla musica, piccolissima. Poi a 15 anni ho iniziato a studiare canto con la jazzista mia ex insegnante Carla Baldini, e un anno dopo sono entrata a far parte della “Vocal Sisters” di Grosseto. Ho avuto l’onore di collaborare più avanti con artisti come Cheryl Porter e Arnoldo Foà, un’esperienza grandissima. A 18 anni sono volata a Londra dove ho lavorato con artisti e musicisti del posto. Poi sono tornata qui, carica di influenze diverse, e ho continuato a cantare. Decisivo l’incontro con Alex Marton, della First Line Production che ringrazio tantissimo perché ha creduto in me e ha voluto investire nel progetto “Il giro del mondo”, che sta andando davvero benissimo. Sono molto contenta di questo».
Prossimi progetti?
«Tra pochi giorni ho in programma concerti col mio gruppo. Giovedì 4 agosto sarò a Castiglione della Pescaia presso lo stabilimento balneare “Il Gabbiano”; sabato 20 agosto tappa a Grosseto per cantare al “Nob”. Poi a fine agosto, il 31, mi esibirò alla Cava di Roselle, alle porte di Grosseto. Tra i progetti futuri c’è il mio primo album (probabilmente in uscita ad autunno) e poi tentare la sfida di Sanremo: ci provo. Quindi dita incrociate».
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