La maggioranza parla di accuse strumentali da parte della lista “Una nuova storia”, «che si prodiga a dare pagelle di religiosità».
«Difendiamo – si legge nella nota del gruppo di Centrosinistra – con forza la posizione assunta da tutti i consiglieri di maggioranza, cattolici o non cattolici , dimostrando di fondare la nostra compatezza sul confronto, il dibattito interno e sul rispetto delle posizioni dei singoli».
Dal Centrosinistra spiegano che pur riconoscendo il crocifisso come «simbolo di una parte fondamentale della storia del nostro paese» la mozione non era stata condivisa nelle sue motivazioni, ma davanti a temi come quello contenuto nella mozione si deve privilegiare il rispetto della libertà di coscienza e per questo era stato deciso di lasciare libertà di voto per tutti.
«Esprimiamo il nostro dissenso – continua la nota della maggioranza – davanti agli attacchi sferrati nei confronti di Fosco Borborini e Francesca Mondei, che con il voto d’astensione hanno voluto tutelare la loro posizione personale di cattolici dalle provocazioni della minoranza».
Se i due consiglieri avessero votato a favore l’opposizione avrebbe parlato di “spaccatura” nella maggioranza, mentre la scelta dell’astensione, dicono dal centrosinistra, ha evitato eventuali strumentalizzazioni politiche.