di Barbara Farnetani
GROSSETO – Si è avvalso nuovamente della facoltà di non rispondere Antonino Bilella, il fattore di Villa Adua, la casa di campagna di Francesca Benetti, la donna di Follonica scomparsa da casa il 4 novembre scorso e che secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa proprio dal fattore 69enne.
Nei giorni scorsi i Ris avevano confermato che quello rinvenuto nell’auto dell’uomo era il sangue di Francesca, come anche le tracce rinvenute nelle fughe della cucina della villa di Potassa, nel comune di Roccastrada, e sul frigo della casa.
«Oggi – hanno affermato gli avvocati di Bilella, Francesca Carnicelli e Alessandro Bartolozzi – ci sono stati sottoposti nuovi elementi che dobbiamo valutare, e quindi abbiamo deciso di avvalerci della facoltà di non rispondere. Vogliamo chiedere l’accesso agli atti».
Bilella ha sempre respinto ogni accusa, sia prima dei riscontri scientifici, sia in seguito. Ha detto di non aver mai fatto del male alla signora e che non si spiega la presenza del sangue sulla sua vettura. E anche oggi si è chiuso nel più stretto mutismo. L’uomo è apparso molto provato. Intanto proseguono da parte dei carabinieri le ricerche del corpo di Francesca Benetti.