Gavorrano – Il Centrosinistra Gavorranese al fianco di Massimo Borghi. Sul caso della presunta ineleggibilità le quattro forze politiche di maggioranza, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Socialista Italiano, Verdi e comitato cittadino “Gente Comune”, non hanno dubbi: pieno sostengo al sindaco per quello che è stato un mero errore di forma, la presentazione in ritardo della domanda di aspettativa.
Critiche invece nei confronti dell’opposizione soprattutto del Partito Democratico e del Popolo della Libertà. “Non riesco a capire cosa ci sia da spartire tra queste due forze politiche – ha detto Mauro Giusti, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale riferendosi al confronto che ci sarebbe stato tra i due partiti a Gavorrano -; se si vuole riunire il centrosinistra a Gavorrano confrontarsi con il Pdl non mi sembra il principio sul quale ci si deve muovere. E poi mi chiedo a questo incontro che è stato fatto per discutere dei problemi dell’amministrazione, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Italia dei Valori sono stati invitati e se sono stati invitati mi piacerebbe sapere cosa hanno da spartire loro con il Pdl”.
La maggioranza è unita e pronta a sostenere anche in caso di nuove elezioni una nuova candidatura di Massimo Borghi. A ribadirlo nell’incontro con la stampa tutti i rappresentanti delle forze politiche: Alessio Signori, responsabile dell’alleanza, Massimliano Rossi, portavoce di “Gente Comune”, Rossano Galletti, segretario comunale del Psi, Nicola Menale, segretario comunale di Sel, Edoardo Bertocci, segretario provinciale dei Verdi, Gabriele Barbi e Mauro Giusti per il Centrosnistra Gavorranese.
L’azione popolare promossa dal prefetto sulla ineleggibilità di Massimo borghi è una procedura facoltativa. Secondo il Centrosinistra Gavorranese potrebbero esserci state pressioni a livello locale sulla prefettura. “Io dico che ci sono state pressioni – ha spiegato Mauro Giusti – perché in tutte le piazze di Gavorrano ci sono esponenti dei vari partiti che sono andati a manifestare il fatto che erano andati a parlare con il prefetto perché si muovesse su questa cosa. Ci piacerebbe sapere se effettivamente la cosa è partita da Roma o se è da Grosseto che è stato richiesto il parere da Roma. Poi se ci siano state pressioni lo sanno loro e basta; io dico soltanto che ci sono stati prersonaggi politici che son andati per le piazze, per le strade e nei bar a manifestare la loro sosddfiazione per essere andati a parlare con il prefetto”.