GROSSETO – Sarà un gesto solenne e al tempo stesso capace di offrire il segno di una Chiesa in cammino, protesa a riscoprire il senso profondo della propria identità e del proprio compito in questo tempo della storia, quello che la Diocesi di Grosseto, insieme al vescovo Rodolfo, compirà sabato 23 novembre per concludere l’Anno della Fede, indetto per la Chiesa Cattolica da Benedetto XVI.
Tutti i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i fedeli delle 50 parrocchie della Diocesi, assieme ai movimenti e alle associazioni laicali compiranno, infatti, un breve pellegrinaggio alla Cattedrale di San Lorenzo e proclameranno pubblicamente il Credo. Questo atto di fede comunitario sarà scandito proprio dal cammino.
Sabato alle ore 16.30, infatti, sacerdoti e fedeli confluiranno verso piazza Duomo da tre punti diversi del centro storico di Grosseto: le dieci parrocchie della città da Porta Vecchia; le parrocchie della zona costiera da Porta Corsica; tutte le altre dal Cassero Senese. I tre gruppi, ordinatamente ed in forma comunitaria, cantando e pregando, si dirigeranno verso la Cattedrale: in piazza sarà rinnovata la professione di fede cantando il Credo, prima di entrare in Duomo, dove alle ore 17 il vescovo Rodolfo presiederà la solenne concelebrazione eucaristica.
Il cammino dell’Anno della Fede – proclamato a 50 anni dal Concilio Vaticano II – è iniziato ad ottobre 2012 e ha scandito l’intero anno liturgico che si concluderà domenica 24 novembre, solennità di Cristo re dell’universo. Un anno intenso, in cui nelle parrocchie, nei movimenti e realtà associative è stata messa al centro la riscoperta della fede come dono e – come ha sottolineato papa Francesco – come “una sorta di pellegrinaggio verso ciò che per ogni cristiano rappresenta l’essenziale: il rapporto personale e trasformante con Gesù Cristo, Figlio di Dio, morto e risorto per la nostra salvezza”. Questo gesto conclusivo è, dunque, radicato nel cammino fatto e in quello che continuerà nel prossimo futuro.
“Il gesto che ci apprestiamo a vivere – sottolinea il vescovo Rodolfo – sarà prima di tutto un modo per ribadire a noi stessi che davvero essere cristiani è un cammino di fede che non finisce mai, ma che ci sono delle soste che possono aiutarci a ritrovare slancio e riprendere il largo, piuttosto che restare prigionieri di modalità talvolta anguste di esprimere e proporre la fede nel Signore Gesù. Questo gesto sarà anche il nostro grazie per il cammino che il Signore ci ha fatto fare, sarà una conferma reciproca nella fede e sarà la nostra preghiera corale affinché con rinnovata fiducia ci sia dato di continuare a vivere e ad annunciare la fede in Cristo e nel suo Vangelo, imparando sempre di più a sapersi ‘confondere’ con ‘le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono’, perché quelle sono pure ‘le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo’, come ci dice uno dei documenti centrali del Concilio Vaticano II, la Gaudium et Spes. Siamo coscienti che anche nel nostro territorio vivono tante donne e tanti uomini feriti dalla fatica del vivere, così come esistono tante forme belle e confortanti di generosità, di dedizione al bene: nulla di tutto questo è estraneo a chi segue Cristo e della vita delle persone, impastata di sudore, fatica, gioie e speranza intendiamo con più slancio e dedizione farci compagni di strada, perché nel Vangelo sempre più persone trovino la risposta ad un’esistenza piena, felice, appagata. Per questo invito tutti a partecipare a questo momento”, conclude il vescovo.
In occasione dell’iniziativa, sabato le messe prefestive saranno sospese in tutte le chiese parrocchiali.
Ore 16.30: cammino in preghiera delle parrocchie da Porta Corsica, Porta Vecchia, il Cassero
In piazza Duomo: canto del Credo
Ore 17: Solenne concelebrazione eucaristica in Cattedrale