FOLLONICA – Questa mattina è ripartita, finalmente, la travagliatissima “Transat 2013”. Dopo lo sconcertante annullamento della prima semitappa, l’organizzazione ha modificato il percorso. Adesso, gli atleti affrontano la più lunga tappa nella storia della Mini Transat, che trasforma la regata inizialmente prevista in qualcosa di nuovo. Se infatti inizialmente la regata doveva essere composta da una prima tappa di 1257 miglia (Douarnenez-Arracife, Lanzarote), uno scalo di 18 giorni e una seconda tappa di 2764 miglia fino a Pointe-à-Pitre, adesso gli skipper dovranno affrontare un unico tragitto di 3700 miglia che, considerando le strambate lungo l’Aliseo, potrebbe arrivare a circa 4000 miglia percorse. Lanzarote dovrà comunque essere raggiunta: il comitato di regata ha fissato a largo di Arracife una boa che gli skipper dovranno contornare prima di potersi lanciare nella traversata oceanica. Nuovo calcolo di risorse da portare a bordo quindi, diversa gestione dei ritmi di regata, maggiore importanza della gestione in solitario del meteo.
L’atleta del GDV LNI Follonica, Giancarlo Pedote (Prysmian ITA 747), commenta così la situazione e la nuova Mini Transat che li attende: «Per quanto riguarda la decisione di riunire le due tappe in una unica, temo che alla base ci siano delle motivazioni legate agli obblighi dell’organizzazione. Il fatto che dovremo raggiungere il largo di Arracife prima di fare rotta verso la Guadalupa, conferma questo sospetto. Indubbiamente mettere una boa alle Canarie potrà permettere a chi ne avrà bisogno di fermarsi, ma sarebbe stato interessante fissare una porta un po più a nord delle Canarie, per creare una rotta più diretta e più breve. Quello che temo è che durante le prime 48 ore di regata ci saranno molti abbandoni e che alle Canarie si fermeranno molte barche».
Giancarlo Pedote affronta l’impegno ben preparato e con tanta rabbia per l’inutilità pratica della sua eccellente performance dalla Bretagna alla Spagna. Questi giorni di sosta sono stati impiegati per il controllo delle attrezzature e della barca e per organizzare le provviste, vista la lunghissima navigazione che lo attende. Anche in questa occasione, gli amici di Follonica lo hanno dotato di cibi maremmani, rivelatosi molto utili nella prima navigazione. Dopo le prime 4 ore di ripresa della regata, Giancarlo è 2°: la regata è lunga, ma questa partenza dimostra la preparazione e la voglia dell’atleta follonichese.