di Daniele Reali
GROSSETO – In piazza per manifestare con bandiere, fischietti, megafoni e striscioni. Anche a Grosseto i lavoratori del settore pubblico hanno aderito allo sciopero nazionale per protestare contro la legge di stabilità e chiedere più attenzione per il lavoro, ma anche per le fasce più deboli della popolazione.
Cuore della protesta piazza della vasca, nel centro della città, dove i sindacati hanno montato gazebo e presidi che rimarranno operativi per tutta la giornata di oggi. «L’adesione allo sciopero – spiega il segretario della Cgil Claudio Renzetti – è stata massiccia. Per il settore dell’igiene ambientale che comprende anche i rifiuti si sfiora il 100%. Ma qui in piazza ci sono anche tanti altri lavoratori». Tante persone di fronte al palazzo del governo e qualche disagio al traffico che ha subito rallentamenti in una delle zone più transitate di Grosseto.
«C’è bisogno di manifestazioni come queste anche a livello territoriale perché il paese si renda conto del disagio che esiste. Certo è che le risposte noi ce le aspettiamo dal governo nazionale. È l’ora che si prendano le risorse dove non sono state ancora prese».
E tra i lavoratori del pubblico sono tante le vertenze aperte, a partire da quella delle nuova società “Sei Toscana” fino alla vicenda delle farmacie comunali riunite. «Ci sentiamo presi in giro dall’azienda – ci dice Loretta Fantini, una delle Rsa Cgil di Sei Toscana – perché non ha mai prospettato l’affidamento dei servizi ai privati. Un’ipotesi che tradirebbe lo spirito della gara per il gestore unico. La nuova società è stata fatta per avere tariffe più basse e miglioramento dei servizi, ma se questo non è possibile allora per cosa l’abbiamo fatta?». Sul piede di guerra anche i dipendenti delle farmacie che non sono stati coinvolti nella trattativa per la definizione del bando di vendita delle quote della società.
Alla manifestazione anche il presidente della provincia Leonardo Marras che ha voluto esprimere solidarietà ai lavoratori condividendo le loro rivendicazioni anche rispetto al contenuto della legge di stabilità.
Nel pomeriggio poi una delegazione di lavoratori e rappresentanti dei sindacati incontrerà il prefetto di Grosseto Anna Maria Manzone per consegnarle il documento unitario. «Una piattaforma – dice Renzetti – per mettere in evidenza le nostre richieste su contrasto ad evasione fiscale, pensioni, ammortizzatori sociali».
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