di Daniele Reali
GROSSETO – Una sola certezza e un ampio terreno di discussione. L’assemblea del Partito democratico si è riunita per la prima volta questa mattina (alla Fattoria la Principina) dopo la difficile fase congressuale che ha affrontato il Pd in provincia di Grosseto. La certezza per il momento è Barbara Pinzuti. È lei che ha aperto i lavori dell’assemblea dopo la lettura, di fronte ai 258 delegati provinciali (ma c’erano diversi assenti, poco meno di 40), dei risultati delle elezioni nei 60 circoli maremmani e la successiva proclamazione a segretaria provinciale.
Ma la vittoria, un po’ stretta e di misura, ha aperto una nuova fase nel partito, una fase di concertazione, tanto che, dopo una serie di intensi “capannelli” nel “transatlantico” della sala “Sovana” e la prima proposta di eleggere Federico Balocchi, presidente dell’assemblea, i delegati hanno votato all’unanimità la costituzione di una commissione elettorale che dovrà produrre una proposta complessiva di nomi e ruoli del partito.
Ma chi sono i “dieci saggi” che formano la commissione e che dovranno decidere sulla presidenza dell’assemblea, sulla composizione della direzione e del comitato dei garanti. Ecco i nomi: Massimo Alessandri, Giancarlo Bastianini, Saimo Biliotti, Claudio Ceroni, Paolo Borghi, Matilde Giovani, Luca Gabrielli, Riccardo Vannozzi, Elisabetta Sabatini, Ambra Cortesi (nella foto la commissione elettorale).
A loro il compito di trovare una sintesi e superare le difficoltà. Poi sarà comunque l’assemblea che nel tardo pomeriggio voterà la proposta dei dieci saggi e lì si capirà se il Pd è pronto a ripartire.
Intanto la “neo” segretaria si dichiara fiduciosa e prova a guardare al futuro del partito e del territorio. «Questo congresso – ci ha detto Barbara Pinzuti – lo facciamo non per discutere di noi stessi, ma per dare risposte al paese. Questo deve avvenire sia a livello nazionale che locale. Oltretutto qui sul territorio ci prepariamo ad affrontare una tornata elettorale che sarà molto intensa e lo facciamo in una situazione economica e sociale che è sotto gli occhio di tutti. Ci sarà quindi bisogno di uno sforzo straordinario e un impegno di tutto il partito».
E in effetti, oltre alla fase congressuale legata alla definizione di ruoli e organi del partito, sono quattro i temi che sono stati inseriti nell’ordine del giorno dell’assemblea: la ricostruzione dopo l’alluvione di Albinia, l’autostrada con la posizione di contrarietà al tracciato Sat, il ciclo dei rifiuti e in particolare la possibilità di ridiscutere la convenzione con Futura per gli impianti delle Strillaie, il futuro del polo industriale di Piombino.
(per ingrandire cliccare sulle foto)
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