di Daniele Reali
GROSSETO – La querelle del Pd grossetano potrebbe non essere ancora terminata. I casi contestati sulle votazioni nei circoli Pace e Barbanella potrebbero infatti finire a Roma di fronte alla commissione nazionale dei “democratici”. Dopo il via libera da parte del regionale infatti i sostenitori di Marco Simiani, che al termine del congresso avevano presentato i ricorsi ai commissari fiorentini, stanno valutando insieme al candidato di portare la questione dei due circoli grossetani, il Pace e il Barbanella, fino al giudizio finale sul tavolo del Pd nazionale (nella foto Marco Simiani).
La commissione regionale oggi ha respinto tutti i ricorsi dei grossetani confermando di fatto la vittoria della Pinzuti. Una decisione che ha lasciato molti dubbi proprio tra i “renziani”.
«Sono amareggiato – ci dice Simiani – della situazione che si è creata nel partito oggi, soprautto a livello regionale, perché è stata presa una decisione preconfezionata. Una decisione sicuramente legittima, ma che si basa su un presupposto sbagliato. Non si può infatti dire che i ricorsi vengono respinti solo perché non si possono verificare le prove».
E in effetti leggendo i verbali della commissione regionale, si parla di mancanza di prove. «Il ricorso viene respinto per carenza di elementi probatori» si legge. Secondo uno dei commissari però le prove, e cioè l’anagrafe degli iscritti dalla quale si sarebbe potuto calcolare la quota di fuori sede in ogni circolo, dovevano essere fornite direttamente dalla commissione provinciale che invece non le ha prodotte. Un episodio che ha quindi impedito alla commissione di procedere e di decidere di respindere gli esposti dei “renziani”.
«Sono rimasto stupito perché bastava che ci fosse una minima istruttoria e tutto sarebbe stato chiaro. Invece si è preferito dare una lettura semplicistica. Tra l’altro proprio in questi giorni sia Cuperlo che Berlignuer , che è presidente della commissione nazionale di garanzia, avevano ribadito l’importanza delle regole e chiesto una particolare attenzione ai ricorsi che arrivavano sui tavoli regionali».
Una questione quella del “rispetto delle regole” che per Simiani «diventa in questo momento, con il partito diviso a metà, fondamentale». «Ora c’è biosgno di grande responsabilità e proprio per questo non si possono ignorare le regole, crollerebbe una delle colonne portanti del partito».
Per quanto riguarda la possibilità di ricorrere agli organi nazionali da Grosseto Simiani e i suoi si stanno consultando con i vari livelli del partito e sono anche già pronti per continuare la loro corsa a sostegno di Matteo Renzi. «Le differenze che ci sono nel partito, a questo punto, non possono essere ignorate. C’è bisongo di confronto a partire dai prossimi appuntamenti post congresso e già dalle primarie dell’8 dicembre. Io sono pronto a dare tutto il mio contributo per Renzi».