di Barbara Farnetani
GROSSETO – Non è stato identificato il cadavere rinvenuto all’Argentario ieri pomeriggio, in una zona piuttosto impervia di Porto Ercole. Lo stato di decomposizione e l’opera degli animali sta rendendo particolarmente difficile il lavoro degli inquirenti tanto più che il corpo era nudo e a fianco non aveva documenti né oggetti personali di alcun genere. Le indagini stanno procedendo a tutto campo, spulciando gli archivi delle persone scomparse. Tra queste, proprio in Maremma, anche una donna straniera, Irina Meynster di cui si sono perse le tracce ormai dal 16 di ottobre e del cui caso si era occupato anche il programma tv “Chi l’ha visto”.
Il corpo, che potrebbe essere stato esposto alle intemperie per diverso tempo (anche se il caldo e le piogge di questi giorni potrebbero aver accelerato la decomposizione), è in pessimo stato di conservazione. Dai carabinieri di Orbetello, che stanno svolgendo le indagini, nessuna indiscrezione neppure sulla possibilità, avanzata da alcuni giornali, che si tratti del corpo di una donna.
Questa mattina si è svolta presso la sala mortuaria dell’ospedale misericordia la ricognizione cadaverica e nei prossimi giorni il pm Laura D’Amelio disporrà probabilmente l’autopsia e i prelievi per le prove del dna. Intanto gli inquirenti stanno vagliando eventuali casi di persone scomparse che potrebbero corrispondere al corpo ritrovato. Ovviamente sono aperte tutte le piste, anche quella che la vittima sia morta altrove e poi scaricata nel luogo del ritrovamento e che quindi quella di Porto Ercole non sia la scena primaria in cui è avvenuto il decesso.