MASSA MARITTIMA – Sono state sospese le ricerche dei due dispersi, padre e figlio, che ieri sera erano stati trascinati via dalle acque di un affluente del fiume Pecora, nei pressi dell’agriturismo il Cicalino, nel comune di Massa Marittima. Le undici unità Saf hanno effettuato ricerche sia di superficie a bordo di un gommone che a terra lungo le sponde del fiume, coadiuvate dalla squadra dei cinofili del comando dei Vigili del fuoco. Nelle zone del fiume ritenute interessanti dal punto di vista delle ricerche sono state effettuate varie immersioni dal nucleo sommozzatori del comando di Livorno per verificare la presenza di corpi incastrati sul fondo, sotto le cascatelle. 28 le unità dei Vigili impegnate provenienti dai comandi di Grosseto, Livorno, Firenze e Pistoia, con nuclei Saf, sommozzatori, cinofili e operatori Ucl (operanti all’interno del Posto di Comando Avanzato). Sul posto anche agenti del Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Personale Volontario e dell’Unione dei Comuni delle Colline Metallifere. Le ricerche riprenderanno, se le condizioni meteo lo permetteranno, domani mattina.
L’onda di piena che ha travolto l’auto della famiglia di svizzeri in vacanza in Toscana è scesa da una collina relativamente bassa che si erge sulla pianura maremmana presso Massa Marittima: secondo quanto si ricava dalle mappe, la collina detta di Monte Arsenti, da cui nasce anche il torrente Satello, le cui acque hanno portato via l’auto con a bordo padre e figlio.
Intanto la procura di Grosseto ha aperto un’ inchiesta sulla tragedia che ha coinvolto la famiglia svizzera. Il sostituto procuratore che coordina l’inchiesta è Alessandro Leopizzi. Le indagini sono affidate ai carabinieri.