di Piero Simonetti
GAVORRANO – Fu il vescovo diocesano monsignor Bernardino Pecci (1711-1736), di origini senesi ed amico concollegiale di Papa Benedetto XV, che con un apposito decreto innalzò la Pieve di Gavorrano a chiesa “Archipresbiterale”, a far data dal 1 dicembre 1718.
Certamente Gavorrano è una tra le più antiche arcipreture diocesane di ragguardevole spessore storico ed ecclesiale, specie se consideriamo che molti parroci di Gavorrano, dopo il decreto vescovile del 1718, provengono da Seggi Canonicali della Curia Vescovile.
Il primo sacerdote a condecorare a se, ed alla chiesa locale, il più importante titolo di Arcipretura, fu don Mattia Boselli di Arezzo, segretario del vescovo di Grosseto. Don Mattia Boselli fu parroco Arciprete di Gavorrano dal 1718 al 1728.
Prima di lui, il parroco di Gavorrano fu il sacerdote don Giovanni Carlo Camaiori di Giuncarico, dal 1683 al 1717. E dopo don Boselli ancora un sacerdote di Giuncarico fu parroco di Gavorrano, ossia don Stanislao Lanci dal 1728 al 1750.
Nei tempi antecedenti furono parroci di Gavorrano anche tre preti gavorranesi e cioè:
don Sigismondo Minucci, parroco dal 1562 al 1570;
don Gismondo Angeli, parroco nel 1591 (non si sa per quanti anni)
don Giovanni Bensoni di Gavorrano, parroco dal 1609 al 1641.
Ci fu anche un sacerdote francese, don Giovanni Rochi parroco di Gavorrano nel 1570, probabile successore del gavorranese don Minucci.