GROSSETO – Grandissima serata di sport internazionale quella organizzata dalla Fight Gym Grosseto venerdì 27 Settembre allo Stadio di baseball Jannella tra la squadra della società grossetana e la rappresentativa rumena Ring Boxe di Tg-Mures. Oltre al successo di pubblico, i ragazzi della società guidata dal presidente Amedeo Raffi e dal tecnico Raffaele D’Amico si sono resi protagonisti di ottimi match e conquistato risultati estremamente positivi. I dubbi – pochi, in realtà – sulla condizione fisica dei giovani atleti appena rientrati dalla pausa estiva sono stati cancellati dalle grandi prestazioni che i pugili grossetani hanno offerto sul tappeto verde del ring. Il match inaugurale della riunione, svoltasi nel piazzale antistante lo stadio di baseball di Viale della Repubblica a Grosseto, ha visto affrontarsi, per i 50 kg, i giovanissimi Gianluca Cimmino (Fight Gym Grosseto) e Dorin Doghi (Ring Boxe Tg-Mures), rispettivamente di 16 e 15 anni. Doghi, un mancino che ha già ottenuto importanti risultati a livello europeo, ha impegnato non poco Cimmino, incalzandolo con velocità e tecnica. La grinta di Cimmino però non ha tardato ad uscire fuori: il giovane grossetano è riuscito a farsi strada tra i guantoni dell’avversario ed a conquistare un ben più che meritato pareggio dopo 3 riprese dal ritmo elevatissimo.
Nel secondo match, al limite dei 44 kg, si sono affrontati altri due giovanissimi, Halit Erylmaz della Fight Gym Grosseto e Norbert Todai per la Ring Boxe Tg-Mures. Erylmaz ha iniziato da subito con un attacco incessante fatto di ganci e montanti grintosi e ben assestati, che non ha lasciato molto spazio all’avversario. Dopo averlo costretto per due volte al conteggio da parte dell’arbitro, il giovanissimo grossetano si è aggiudicato la vittoria per k.o. tecnico a 1′ 48” della I ripresa.
Nel terzo incontro è stata la volta di Riccardo Cimmino, giovane esordiente della Fight Gym Grosseto, contrapposto al rumeno Andrei Sifriac, per i 60 kg. Grande esordio quello di Riccardo Cimmino (fratello maggiore di Gianluca), che ha conquistato una meritatissima vittoria.
Il quarto match, al limite dei 60 kg, ha visto salire sul ring il primo dei due boxeurs “ospiti” della Fight Gym Grosseto, il I serie Manuel Mannelli dell’Ambra Libertas di Poggio a Caiano (PO), che si è confrontato con il rumeno Cristian Ciurar. Incontro partito un po’ in sordina, con Mannelli che solo nel finale riusciva a “prendere le misure”, mentre Ciurar gestiva il match guadagnando punti e conquistando la vittoria ai danni del pratese.
Nell’intervallo tra la prima e la seconda parte della riunione è andata poi in scena una grandissima esibizione di due pugili diversamente abili. In un match pugilistico di esibizione sulla distanza delle 3 riprese, hanno incrociato i guantoni per la prima volta in Italia Alex Szabo per la Ring Boxe Tg-Mures e Pier Francesco Angelini, consigliere comunale di FDI del Comune di Grosseto, per la Fight Gym Grosseto. I due pugili diversamente abili, che già si erano affrontati più di una volta in Romania in incontri di special boxe, hanno dato vita ad una esibizione di grande valore atletico e sociale. La preparazione e la determinazione dei due atleti erano di sicuro pari – se non superiori – a quelle degli altri ragazzi, il match ha visto entrambi combattere senza risparmiarsi, e anche se l’esibizione è terminata con un “ovvio” (data la sua natura, appunto, di “esibizione”) verdetto di parità, ha sicuramente regalato al pubblico un messaggio importante: che la disabilità non è un limite, e la forza di volontà è questione di cuore, più che di fisico.
Nella seconda parte della serata, per il quinto match, al limite dei 54 kg, sono salite sul quadrato Cristina Grosu, della Fight Gym Grosseto, e Damarin Muntean della Ring Boxe Tg-Mures. La giovane Grosu, che ha ormai abituato il pubblico alle sue vittorie, non ha deluso le aspettative neppure stavolta: impostasi nettamente fin dalla prima ripresa, ha conquistato facilmente la vittoria con una boxe pulita ed efficace.
Nel sesto match, al limite dei 56 kg, è stato il turno del pugile di casa Lorenzo Pieri, contrapposto al rumeno Daniel Radu. Pieri, partito subito con grinta, non ha tardato molto ad imporre la sua aggressività sull’avversario, riuscendo a metterlo più volte in difficoltà e conquistando, dopo aver fatto subire al rumeno due conteggi, una meritata vittoria per k.o. tecnico a 2’55” del II round.
Nell’ultimo incontro dilettantistico della serata,valido per i 54 kg, a salire sul ring è toccato al secondo “ospite” della Fight Gym Grosseto, il nazionale I serie Riccardo D’Andrea, più volte campione italiano universitario, partecipante alle World Series of Boxing con il D&G Italia Thunder Team, membro del Corpo Forestale di Stato e già vecchia conoscenza del pubblico grossetano. D’Andrea, accompagnato all’angolo dal tecnico della Nazionale ed ex campione mondiale WBO dei pesi piuma Valerio Nati, ha affrontato il rumeno Tamas Koloszvari, imponendosi senza troppi problemi e riportando una meritata vittoria. Incontro chiaramente molto tecnico, vista l’esperienza dei due pugili: dopo un primo round di studio, il pugilato di D’Andrea riusciva a farsi strada tra i guantoni di Koloszvari, costringendo il rumeno al conteggio per due volte, decretando quindi il termine dell’incontro per k.o. tecnico alla III ripresa.
L’evento clou della serata è stato però il ritorno al professionismo di Giovanni Niro. Niro, campione italiano imbattuto di pugilato professionistico e detentore in passato del titolo europeo di kickboxing, non combatteva in un incontro di kickboxing professionistico dal 2000. Nel match, al limite dei 65 kg, combattuto secondo le regole del K1 sulla distanza delle 5 riprese da 3 minuti e valevole per le selezioni di Oktagon, l’atleta della Fight Gym Grosseto ha incrociato i guantoni con il padovano Gabriel Teodor Pal, giovane di origini rumene della Maverick Boxing Gym di Padova. Niro, assente dal ring da molto tempo e più in basso nel ranking di Oktagon dell’avversario, non partiva probabilmente col favore del pronostico. La volontà del fighter però non ha tardato a manifestarsi: dopo un I round per togliersi la ruggine di dosso, i pugni di Niro hanno ricominciato a muoversi con la grinta dei campioni, e la cattiveria agonistica dell’atleta grossetano di origini messinesi è venuta fuori in tutta la sua potenza. Un II round di scambi di pugni e calci senza sosta, e già nel III round Pal accusava il contraccolpo delle combinazioni di pugni al volto di Niro, subendo il primo conteggio. Niro, galvanizzato dal fisico che rispondeva egregiamente e dalla concreta possibilità di giocarsi il match, chiudeva alle corde l’avversario più di una volta nel IV round, martellandolo con combinazioni micidiali sottolineate dall’entusiasmo del pubblico, costringendo ancora una volta Pal a subire un conteggio, il secondo, da parte dell’arbitro. Nel V round Pal, evidentemente stanco, chiudeva continuamente Niro in clinch, innervosendolo e portandolo ad essere soggetto ad un richiamo da parte dell’arbitro. L’incontro, che si è comunque concluso con grande spirito sportivo e correttezza, ha visto alla fine trionfare per decisione unanime Giovanni Niro, che, confermandosi ancora una volta guerriero di razza, dimostra di avere ancora molto da dire sul ring e di essere pronto a scalare la classifica Oktagon e conquistare la fase finale.