GROSSETO – Il congresso del Pd deve servire a fissare «aldilà delle dinamiche nazionali, gli obiettivi politico programmatici che il coordinamento territoriale del Pd di Grosseto intende perseguire». Così Luca Sani, deputato del Partito demovcratico, interviene sul tema congresso. «Siamo chiamati a farlo per il consenso che abbiamo (e per quello che abbiamo perso alle ultime elezioni politiche) e per il ruolo di governo che esercitiamo diffusamente sul territorio. Dobbiamo farlo perché vivremo una fase di profonde trasformazioni dettate dagli effetti della crisi che non riporteranno i livelli di benessere e di disponibilità finanziaria che abbiamo conosciuto in passato».
«Positivo è stato l’avvio di una discussione nell’assemblea provinciale del Pd che nei mesi scorsi ha approvato alcuni documenti. D’ora in poi, i congressi locali dovranno servire a arricchire quel lavorob- precisa Sani -. Per esempio, su come ci prepariamo ad affrontare il riassetto istituzionale dovuto al superamento delle Province, o che tipo di ruolo pensiamo che il comune capoluogo possa avere nel nuovo scenario. Come, con i nuovi assetti, questo territorio sarà in grado di partecipare e programmare, progettando il proprio modello di sviluppo, l’accesso ai nuovi (e consistenti) fondi europei per lo sviluppo rurale e la coesione, su cui la Provincia ha avuto una funzione fondamentale».
«Dovremo poi approfondire il tema strategico per la crescita e la competitività dei nostri territori, che riguarda il rafforzamento delle relazioni con la Val di Cornia o l’Amiata senese, affrontando collegialmente possibili nuovi assetti economici e sociali – conclude Sani -. Io penso che questo e altri, debbano essere i temi che il Pd a livello locale deve assumere. Farlo con il congresso territoriale, vuol dire assegnare questi obiettivi al gruppo dirigente che verrà eletto. Se il livello di confronto verterà sul futuro del territorio potremo trovare unità e convergenze che superino anche le tanto odiate dinamiche correntizie».