di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Si sono presentati in azienda come promesso. Il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi e il presidente della provincia Leonardo Marras. Entrambi erano attesi dalle maestranze che stanno quotidianamente lavorando alla ex Mabro. Un confronto schietto, sia quello con il sindaco, arrivato in fabbrico alle 17, che con il presidente, giunto alle 19. C’erano delle spiegazioni richieste, al fronte di alcune azioni istituzionali che non erano piaciute alle maestranze, come segnali di sostegno ad un solo gruppo di lavoratrici, quello che sta lottando restando fuori dall’azienda, tra cassa integrazione e scioperi. Sia Bonifazi che Marras hanno giocato la carta della solidarietà, al cospetto degli animi un po’ alterati delle maestranze. Le iniziative in favore dei lavoratori, hanno spiegato le figure istituzionali, in fin dei conti sono state di appoggio verso chi sta intraprendendo un determinato tipo di lotta, ma entrambi non hanno escluso di supportare in futuro altre manifestazioni di solidarietà nei confronti di chi sta prestando servizio all’interno della fabbrica.
Le maestranze hanno espresso il loro punto di vista basato sul fatto che un conto è sostenere un’iniziativa come quella che si è tenuta al Cassero con la proiezione di un film e una raccolta fondi per gli scioperanti della ex Mabro, un conto è parteciparvi. Preso atto di questo aspetto, le dipendenti hanno colto l’occasione per lanciare un appello: «C’è un problema di produttività su consegne imminenti da effettuare – hanno precisato -, perché manca la forza lavoro. Vogliamo quindi fare un appello per sensibilizzare il rientro in fabbrica delle colleghe, per provare a salvare l’azienda. Se continuano a non presentarsi al lavoro andiamo incontro alla chiusura e al fallimento».