GROSSETO – Un referendum per dire No alla privatizzazione delle farmacie comunali. È l’iniziativa del “Coordinamento referendum farmacie Grosseto”, che da martedi 24 settembre inizierà la raccolta di firme proprio per richiedere un referendum al riguardo.
Alle ore 21, presso la sala della Fondazione Il Sole, in via Uranio a Grosseto, è previsto un incontro pubblico «aperto a chiunque vorrà prendere parte all’iniziativa referendaria e, contestualmente, firmare la richiesta dei referendum sulle farmacie comunali (primi cento firmatari) – affermano gli organizzatori -. Continuano ad aumentare le adesioni al coordinamento da parte di semplici cittadini, comitati, associazioni, forze politiche e sindacali; segno evidente che l’argomento farmacie sta a cuore a molti e le scelte dell’amministrazione comunale stanno preoccupando non poco la cittadinanza. Il tavolo tecnico ha concluso il proprio lavoro di analisi ed approfondimento dell’iter referendario, ed ha formulato due quesiti».
Ecco i testi:
“Volete che resti pubblica la gestione delle farmacie comunali e che venga pertanto modificato il punto 1 della delibera n. 64 del 27 agosto 2013 oggetto: Farmacie Comunali Riunite s.p.a. – approvazione procedura di vendita delle azioni detenute dal comune di Grosseto, dal comune di Scansano e da Codifarma coop distribuzione farmaci a r.l. con cui il Consiglio Comunale ha disposto l?alienazione della intera quota del capitale sociale di proprietà del comune di Grosseto in Farmacie Comunali Riunite spa, che ammonta al 50,615%, e vengano conseguente revocati tutti i punti successivi attuativi del primo, nel senso di non procedere a detta alienazione”.
“Volete che resti pubblica la gestione delle farmacie comunali e che venga pertanto modificato il punto 1 della delibera n. 63 del 27 agosto 2013 oggetto Farmacia Comunale Città di Grosseto – cessione della titolarità con cui il Consiglio Comunale ha disposto la cessione e vendita della farmacia comunale sede n. 20 in Grosseto via Civitella Paganico n. 5 di proprietà del comune di Grosseto, e vengano conseguente revocati tutti i punti successivi attuativi del primo, nel senso di non procedere a detta cessione e vendita”.