di Barbara Farentani
ISOLA DEL GIGLIO – «Siamo alla metà della prima fase, quella dei martinetti. Giunti a 24 gradi verranno aperti i cassoni che zavorreranno la nave e non ci sarà più bisogno di tirare il relitto con i martinetti. Per completare questa prima fase, però, sono necessarie ancora altre 4-6 ore» così Franco Porcellacchia, responsabile del progetto rimozione, parla delle operazioni per il raddrizzamento della Costa Concordia. Operazioni che sembrano allungarsi ben oltre le 12 ore preventivate.
Questo ritardo non sembra però impensierire il responsabile dell’operazione. Il raddrizzamento sta procedendo lentamente ma in maniera costante. Nel momento in cui saranno aperti i cassoni sarà invece Nick Sloane, che comanda la sala controllo del parbuckling, a decidere la velocità della torsione «dovrà decidere la giusta capacità di rotazione una volta che entrera l’acqua nei cassoni».
Per quando riguarda le condizioni meteo marine in peggioramento sergio girotto reposnsabile del progetto per la Micoperi ha detto di non essere preoccupato. «È una situazione delicata, ma non così delicata da essere influenzabile da condizione meteo marine come quelle che sono attese, né dal buio. Tra l’altro si tratta di moti ondosi che in qualche modo vanno a favore della nave e del movimento che deve fare e non contro».