CAPALBIO – Saranno completati entro la fine di ottobre i lavori sulla strada Pedemontana, nel comune di Capalbio, una di quelle che hanno subito maggiori danni dall’alluvione del novembre scorso. Lo afferma in una lettera inviata al sindaco, Luigi Bellumori, il presidente della Provincia Leonardo Marras. «Il ritardo nei lavori è imputabile all’interferenza con i cavi della fibra ottica presenti lungo l’infrastruttura la cui risoluzione ha richiesto più tempo delle 6 settimane prospettate dai tecnici di Telecom Italia nel corso del sopralluogo del 09.04.2013 – afferma Marras -. Alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva si procederà a completare le operazioni di scavo al km 12+700, quindi alla realizzazione delle fondazioni dei ponti. Una volta matuto il calcestruzzo delle fondazioni (dopo 28 giorni) potrà effettuarsi il varo delle strutture prefabbricate».
Marras risponde così ad una accorata lettera che il sindaco Bellumori aveva inviato alla Provincia e in cui lamentava i ritardi nei lavori sulla Pedemenotana, in cui sono caduti due ponti e in particolare il ponte sul fosso del Pelagone. I lavori, ricorda il sindaco, sono «iniziati e poi fermati in entrambi i ponti a causa delle linee trasmissioni dati peraltro presenti solo sul tratto in località Giardino». Bellumori, nella sua lettera, ricordava poi «la situazione nella quale si trova Capalbio per causa di strade provinciali per le quali avevamo chiesto ci fosse ceduta la possibilità di intervento con storno dei fondi destinati agli interventi urgenti e di messa in sicurezza. Non sto poi a segnalare ulteriormente lo stato in cui versano, sempre a causa dell’alluvione, alcuni tratti di strada provinciale tra Capalbio e Pescia Fiorentina, tra Pescia Fiorentina e Chiarone e tra Capalbio e Vallerana o l’inattesa richiesta di dissuasori visivi sulla strada provinciale Aurelia Capalbio all’altezza di Borgo Carige o ancora la più nota rotatoria tra la provinciale Pedemontana e Valmarina all’altezza del lago di San Floriano che ancora non ha trovato esecuzione. Comunque – conclude Bellumori – all’11 novembre non manca molto sarà l’occasione per ricordarsi meglio che è trascorso un anno».