di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Se c’è una cosa che nel calcio è sacra sono i colori della squadra del cuore, per non parlare dello stemma che identifica la società di calcio. Per questo motivo i tifosi del Grosseto non l’hanno presa troppo bene quando si sono accorti che ieri pomeriggio, durante un’amichevole in programma a Montepulciano tra Albinia e Viterbese, la formazione laziale ha usato i mezzi di trasporto con lo stemma del Grifone per raggiungere la sede della partita. Per di più, le maglie usate per il riscaldamento, di colore rosso, hanno destato qualche sospetto aggiuntivo. Essere sotto una stessa bandiera, almeno sotto il punto di vista della proprietà, può voler dire anche questo in tempi di crisi. Di certo la soluzione non è piaciuta ai tifosi maremmani, anche se il rovescio della medaglia appare forse più pesante per i sostenitori viterbesi che hanno visto la propria squadra muoversi, e quindi indossare, lo stemma di un’altra realtà.
Di sicuro le reazioni da parte dei tifosi grossetani, rilasciate anche sul muro di Biancorossi.it, la testata online dedicata all’U.S. Grosseto, non si sono fatte attendere. In molti inquadrano il gesto come una mancanza di rispetto, perché Camilli può portarsi via tutto, ma non i colori del Grifone e tanto meno il suo stemma. In sintesi «giù le mani dal nostro senso di appartenenza», l’unica cosa a cui i tifosi possono aggrapparsi, soprattutto nei momenti più bui. A complicare le cose, o forse a risolverle, non è ancora dato saperlo, arriva la notizia di un’amichevole in programma il 4 settembre allo stadio Rocchi. In campo, manco a dirlo, scenderanno Viterbese e Grosseto. Chissà con quali maglie, con quali stemmi e con quali colori? Quella che è da considerarsi un’amichevole in famiglia a tutti gli effetti, servirà a sistemare le cose, oppure avrà l’effetto del sale sulla ferita per i sostenitori maremmani?