FOLLONICA – «Per mesi, per non dire anni, mi sono sentito rispondere che i miasmi percepiti a Cassarello non erano legati al depuratore di Campo Cangino. Risposte pronunciate dai vertici dell’Acquedotto del Fiora e dalle autorità del Comune di Follonica. Adesso sono i dati delle analisi a confermare la mia tesi, come comunica ufficialmente Arpat sul suo sito: i valori riscontrati dalla centralina di monitoraggio della qualità dell’aria dimostrano che il problema è proprio il depuratore comunale». A parlare è Sandro Marrini, consigliere comunale del Pdl di Follonica, che precisa «È bene che l’amministrazione follonichese smetta di coprirsi gli occhi e di tapparsi il naso e consenta anche ai cittadini che abitano nei quartieri periferici, Cassarello e Salciaina, di tornare a respirare, anche d’estate – prosegue Marrini -. È necessario mettersi al lavoro al più presto, con un tavolo aperto a tutti i soggetti competenti, per pianificare investimenti per migliorare e potenziare i servizi dell’impianto. Il Comune del Golfo deve stanziare fondi per prevedere una modernizzazione del depuratore di Campo Cangino. Il fatto che il sindaco di Follonica Eleonora Baldi continui a parlare della collaborazione tra Comune e Fiora non ci rassicura. Al contrario i cittadini si aspettano degli atti concreti e quindi se ci sono i presupposti per richiedere un risarcimento danni a vantaggio degli stessi, ci si auspica che il sindaco provveda».