BAGNO DI GAVORRANO – L’agroalimentare e il turismo, le produzioni di qualità e gli investimenti nella filiera corta. La strada per lo sviluppo della Maremma dovrà seguire queste direttrici così come dovrà superare le divisioni per condividere un unico progetto per il futuro. Argomenti che sono stati affrontati durante l’incontro pubblico ospitato alla Festa Democratica di Bagno di Gavorrano, l’appuntamento tradizionale che l’unione comunale del Pd di Gavorrano organizza ogni anno nel mese di agosto. Un incontro sulle prospettive di sviluppo del territorio di Gavorrano e più in generale della provincia di Grosseto che ha visto la partecipazione del sindaco Elisabetta Iacomelli e del presidente Leonardo Marras. A moderare il dibattito il giornalista de IlGiunco.net Daniele Reali (nella foto da sinistra il sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli, il presidente della provincia Leonardo Marras e Daniele Reali, direttore de IlGiunco.net).
«Il momento è difficile anche per il turismo – ha detto il sindaco Iacomelli – ma ci sono piccoli segnali di ripresa sopratutto per possibili investimenti a Gavorrano. Bisogna recuperare il “gap” dovuto all’instabilità degli ultimi anni, ma stiamo lavorando proprio per sostenere progetti di investimento. Nel frattempo cercheremo di intercettare le risorse messe a disposizione dai fondi europei attraverso una convenzione con il Far Maremma. Anche sulla tassa di soggiorno abbiamo aperto il confronto con gli operatori per indirizzare meglio le risorse che otterremo dall’imposta. Per il mese di ottobre intanto stiamo lavorando ad un’iniziativa che coinvolga tutti gli agriturismo del nostro comune».
Turismo e non solo perché «non si può rinunciare agli altri settori» ha detto Leonardo Marras e per «superare le difficoltà anche di posizionamento e di presenza sui mercati c’è bisogno di restare uniti e puntare su un unico marchio che è quello legato al nome “Maremma”». Un percorso che dovrà essere condiviso anche dalla filiera legata alla produzione del vino. Gavorrano è un ottimo esempio dello sviluppo che può avere il terrtiorio: in pochi anni sono stati impiantati centinaia di ettari di vite e sono sorte cantine e realtà imprenditoriali importanti. «Con la Doc Maremma Toscana daremo nuove opportunità al nostro vino e al nostro territorio sopratutto per la commercializzazione» ha detto Marras. «E la Toscana deve saper cogliere anche la sfida dell’agroalimentare che può davvero rappresentare la nuova “industria” trainante per la nostra regione».
E durante l’incontro si è parlato anche del futuro del Parco nazionale delle Colline Metallifere. «Siamo preoccupati – ha detto Marras – è inutile negarlo, il rischio che il Parco sia sciolto e che tutto il patrimonio culturale e lo sforzo immenso che i comuni di questo territorio hanno fatto vadano perduti è concreto. Per questo dobbiamo lavorare a partire proprio dai comuni e dalla politica nazionale per trovare una soluzione che garantisca un futuro al Parco».