GROSSETO – Una giovane volpe con un trauma cranico è stata consegnata sabato mattina da un cittadino alla Lav Grosseto che ha inviato l’animale al Crasm di Semproniano, una volta recuperata la piena salute la volpe sarà nuovamente liberata nel suo ambiente naturale. «Purtroppo – afferma Giacomo Bottinelli, responsabile Lav provinciale – molti animali salvati dalla Lav e dal Crasm sono inseriti nel piano delle specie cacciabili e anche una volta curati e felicemente liberati rischiano di essere uccisi. Nel caso delle volpi il calendario venatorio appena pubblicato da parte della Provincia di Grosseto non le risparmia, anzi le colpisce in modo particolarmente grave permettendone la caccia anche in tana. La Provincia ha anche richiesto alla Regione un allungamento dei tempi in cui ne sia permessa l’uccisione in battuta fino al 15 marzo invece che soltanto nel mese di gennaio. Tutto ciò al fine di contrastare le volpi nella loro naturale predazione alle lepri con l’intento esplicito di riservare queste ultime ai fucili dei cacciatori».
La caccia in tana alla volpe, prosegue la Lav è un «metodo particolarmente crudele che causa la morte per sbranamento dei cuccioli da parte dei cani. I cacciatori sono una categoria in estinzione progressiva e in prevalenza anziani la cui sopravvivenza è legata a tradizioni violente fortunatamente sempre meno condivise. In base ai dati presentati alla Camera dalla Regione Toscana il 29 maggio scorso, infatti – precisa Bottinelli -, il numero dei cacciatori nella nostra regione raggiungeva i 150mila nei primi anni ’90 mentre nell’ultima stagione è sceso sotto i 90mila, il 76% dei quali di età superiore ai 50 anni. L’invito ai politici toscani è a guardare avanti anziché legarsi a una minoranza il cui peso è assolutamente sproporzionato rispetto alle opinioni e ai sentimenti della collettività».
Il numero di intervento per i recuperi di fauna selvatica da parte della LAV Grosseto è il 328-5639980.