MONTEPESCALI – Sei persone sono state denunciate dalla Forestale per aver truffato il demanio civico di Montepescali. Chi gestisce la proprietà collettiva della frazione, infatti, aveva venduto il taglio della legna ad una ditta boschiva gestita da un uomo di Roselle, concordando un prezzo più basso di quello di mercato. A patto che la ditta tagliasse solo la legna indispensabile ai residenti della frazione, e che lgliela rivendesse ad un prezzo ribassato, in quanto proprietari del demanio collettivo. La ditta ha invece pensato di lucrare sulla situazione, cedendo a terzi, e a prezzo di mercato, quanto acquistato a condizioni favorevoli.
Ai residenti era stata consegnata meno legna di quella pattuita, in più la ditta aveva tagliato più legna di quella consentita. Il surplus di legna da ardere così ottenuto veniva immesso nel mercato grazie alla complicità di altri commercianti di legname che acquistavano a nero. «Le indagini del comando stazione Forestale di Grosseto hanno permesso di ricostruire la rete di relazioni che permettevano questo traffico illecito di legname, perpetrato alle spalle degli abitanti di Montepescali, a danno dei boschi e del demanio – afferma il comandante provinciale della Forestale Alessandro Baglioni -. Gli usi civici sono importanti realtà economiche e sociali del nostro territorio, e rappresentano un raro esempio di quella proprietà collettiva di origini remotissime, che è in piccola parte sopravvissuta fino ai nostri giorni grazie alle rivendicazioni delle popolazioni contro le usurpazioni del passato, e grazie all’opera del legislatore nazionale, che li ha tutelati al pari delle coste del mare, delle rive dei fiumi, dei boschi e delle montagne».