GROSSETO – «Non sono impassibile sono solo composto» così Francesco Schettino ha risposto a quanto scritto da alcuni giornali che, dopo la prima udienza avevano parlato di lui come di una persona impassibile durante la lettura delle accuse. «La mia era compostezza e rispetto, e trovo inopportuno che si sia pensato di interpretare cosa sia passato nella mia testa. Sono state emozioni personali che vorrei tenere per me. Non conta quello che provavo ieri in quel momento. Conta accertare le responsabilità dell’incidente al Giglio (nella foto il collegio giudicante composto da Marco Mezzaluna, Giovanni Puliatti e Sergio Compagnucci).
E il procuratore Francesco Verusio, commentando ai microfoni di Mediaset la richiesta di patteggiamento da parte dei legali del comandante ha aggiunto «Schettino non si rende conto di quello che ha combinato. Probabilmente si è fatto un film tutto suo, rischia una pena molto più alta» dei tre anni e cinque mesi proposti al tribunale dai suoi difensori.