GROSSETO – Gli imprenditori asiatici impegnati nei settori dell’acconciatura e dei centri massaggi che operano nel Comune di Grosseto, finiscono nel mirino del segretario generale di Confartigianato Grosseto Mauro Ciai e del direttore di Cna Grosseto Renzo Alessandri che chiedono il rispetto delle regole per una corretta competizione sul mercato. «Sorgono spontanee alcune domande che ci facciamo ma che più in generale dovrebbero farsele chi è preposto al rispetto ed al controllo delle innumerevoli normative che regolano l’attività di acconciatura e di estetica – scrivono Alessandri e Ciani -. E’ possibile svolgere questa attività 7 giorni su 7 stando aperti in maniera continuata, anche durante le ore notturne, violando palesemente quanto previsto dalle attuali ordinanze? Quale contratto collettivo nazionale di lavoro può permettere tale e tanta elasticità in materia di ore lavorate da parte delle maestranze a evidente discapito delle loro prerogative? Quanti di questi operano come direttori o responsabili tecnici, condizione essenziale e necessaria per poter ottenere la relativa Autorizzazione ad esercitare e soprattutto, come è garantita la loro presenza continua nell’esercizio, come previsto dalla normativa vigente?»
«Per questo e per altro chiediamo a tutti gli Enti preposti di voler intensificare i controlli per il rispetto delle norme vigenti che regolano il funzionamento dei negozi di estetica e di acconciatura – proseguono -, passando dall’osservanza e dal rispetto delle norme che regolano il contratto collettivo di lavoro degli acconciatori artigiani e delle estetiste, fino al controllo igienico sanitario sui locali e sulle attrezzature utilizzate e, particolare non trascurabile, la conformità dei prodotti utilizzati e quant’altro che centinaia di estetiste ed acconciatori operanti nella nostra provincia assolvono quotidianamente».
«La competizione la si fa innanzitutto rispettando le regole, assieme ad una capacità professionale ed una qualità del servizio reso che da sempre ha contraddistinto questo settore – concludono -.Il prezzo finale della prestazione resa è sicuramente proporzionale al rispetto di quanto sopra osservato e che la professionalità, la cortesia e le relazioni umane che da sempre contraddistinguono l’acconciatore e l’estetista maremmano nei rapporti con i propri clienti, non potranno mai piegarsi ad una logica del ribasso che trae la propria origine da una disarmante disapplicazione di quell’ordinamento normativo che è alla base di una corretta attività d’impresa e del vivere civile».