GROSSETO – «I risultati del MES sono stati raggiunti grazie alla dedizione ed amore, verso il proprio lavoro per la cura del cittadino, da parte degli operatori sanitari (infermieri, tecnici, OSS, medici) e non certo per gli sforzi fisici della Direzione Aziendale, capace solo di tagliare servizi per poi accaparrarsi anche il bonus annuale che li porta a raggiungere stipendi da capogiro (oltre 160.000€)». Nursing Up e Usb, Unione sindacale di base, tornano sulla polemica tra sindacati e Asl 9.
«Quando ci viene praticamente detto che, dati i tempi che corrono, “bisogna essere già contenti del posto di lavoro” e star zitti, pensiamo proprio che il primo a dover avere più di qualche ripensamento e magari risparmiarsi commenti infelici, dovrebbero essere proprio il nostro Dirigente Aziendale che ha partorito tale affermazione – affermano i sindacati -. Guardiamo invece allo stato di salute dei Grossetani, che è sempre tra gli ultimi posti tra le 12 ASL della Toscana, vedi il tasso di mortalità, gli anni di vita persi degli uomini (noni), tasso di mortalità per tumori (intestino 11° posto), vescica (12° posto), apparato digerente, respiratorio, genitourinario, cardiopatia (10° posto), infarto (11° posto), mortalità infantile, e così via. Cosa ha fatto ed intende fare la Asl per la salute della popolazione?»
«Chiediamo alla direzione ed ai sindaci che hanno già firmato i patti territoriali che ci spieghino cos’altro ci sia ancora da tagliare – proseguono i sanitari -, il governo chiede 3,7 posti letto ogni 1000 abitanti, un dato che ci colloca al 56 posto nel mondo dopo paesi come Lettonia, Moldavia, Uzbekistan, Slovenia, e la regione toscana che chiede 3,15 ebbene la ASL9 è già a 2,45 posti letto per 1000 abitanti. Ci viene chiesto un tasso di ospedalizzazione di 120 ricoveri ogni 1000 abitanti con una copertura dell’85%, ebbene siamo a 96,4 ricoveri ed al 79% di copertura, quindi cos’altro volete dai cittadini, dovreste chiedergli di non ammalarsi per non consumare risorse? Oppure chiedere al personale medico di non ricoverare mai, con il rischio di appendici in peritonite (vedi il caso recente di Massa Marittima) che potrebbero portare a ben tristi conseguenze? È questa la riorganizzazione (tagli) a cui si vuole arrivare? E questa l’appropriatezza? Che per altro ci vede ben collocati al di sotto della media regionale per TAC, RMN, RX, visite specialistiche, e ancor più siamo indietro sulla prevenzione e miglioramento degli stili di vita, che ricordiamo alla ASL essere una sua mission, dato che ci sono troppi fumatori e quattro cittadini su dieci sono in sovrappeso. Non tutti possono andare a curarsi altrove – concludono -, non tutti hanno un reddito da Direttore«.