di Daniele Reali
GAVORRANO – Adesso è ufficiale. Dopo tante voci di corridoio e di paese il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana è stata presentato. A depositarlo Massimo Borghi (nella foto) e nove dei dieci candidati che si erano presentati a sostegno della sua candidatura a sindaco con la lista “Gavorrano Bene Comune” (in particolare Gabriele Barbi, Andrea Bernardini Bartolozzi, Paolo Capolupo, Emanuele Cascioli, Claudia Cesarini, Antonio Melillo, Nicola Menale, Patrizia Scapin e Samanta Vanni).
Il ricorso, come si può leggere direttamente sul sito ufficiale del Tar della Toscana alla pagina www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Firenze/Sezione%202/2013/201300889/Provvedimenti/201300460_24.XML, sarà discusso il prossimo 26 settembre al termine di un’estate che per Gavorrano potrebbe essere di nuovo infuocata come è già accaduto nel passato recente.
Borghi e i suoi, che nelle prossime ore dovrebbero convocare un’attesa conferenza stampa, hanno depositato il ricorso il 21 giugno scorso contro il comune di Gavorrano nella persona nella persona del sindaco pro tempore Elisabetta Iacomelli, contro il comune di Massa Marittima per la sottocommissione elettorale circondariale, contro la prefettura di Grosseto nella persona del prefetto.
L’oggetto del ricorso è la proclamazione del sindaco e del consiglio comunale nelle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio scorsi che videro a Gavorrano la vittoria della lista del Centrosinistra Unito con l’elezione a sindaco di Elisabetta Iacomelli.
Questo tipo di azione al Tar è prevista dall’articolo 130 del Codice del Processo Amministrativo che disciplina “Procedimento in primo grado in relazione alle operazioni elettorali di comuni, province, regioni e parlamento europeo”. Secondo quanto disposto proprio dal codice del processo amministrativo i “resistenti” cioè coloro che sono stati chiamati in causa dovranno depositare eventuali atti, le “controdeduzioni”, nei 15 giorni successivi alla notifica ricevuta dal tribunale.