FOLLONICA – Non c’è «nessuna questione “campo rom” poiché nessun campo rom-ghetto verrà insediato sul territorio comunale, nessuna possibilità di fruizione del progetto da parte di altri soggetti non contemplati nella delibera, nessun milione di euro stanziato». Così il Pd di Follonica sul “caso” sollevato nelle passate settimane in merito al progetto di integrazione promosso dal comune per stabilizzare due famiglie Rom e realizzare un’area attrezzata per le loro roulottes.
«Nei giorni scorsi l’assemblea comunale del Partito Democratico ha avuto modo di affrontare il problema e si è manifestata la necessità di ribadire il sostegno al progetto di integrazione rivolto ai due nuclei familiari rom follonichesi portato avanti dall’Assessore Andrea Benini e approvato dell’Amministrazione Comunale, recependo le leggi sull’accoglienza europee, nazionali e regionali».
«Il progetto nasce dall’esigenza, condivisa dal Partito Democratico, di promuovere un vero processo di integrazione partendo dall’estensione di quei diritti per noi acquisiti e che riteniamo irrinunciabili (l’accesso ai servizi idrico, elettrico e fognario) e da un punto fermo: la scolarizzazione dei bambini (che già frequentano gli istituti follonichesi e che sono cittadini italiani) e l’impegno a non fare dell’accattonaggio davanti ai supermercati».
«Dare ai bambini, qualunque sia la loro nazionalità, e alle loro famiglie la possibilità di vivere dignitosamente è un dovere non solo per le Amministrazioni, ma per l’intera società quindi stupisce che ci si accanisca lasciandosi convincere da fantasiose ricostruzioni sul sovradimensionamento dell’area riservata alle due famiglie piuttosto che sull’eventualità di una concessione economica giornaliera per componente che non sussiste.»
«Diamo tempo ai fatti di parlare, l’integrazione si costruisce giorno per giorno attraverso il contatto e la conoscenza della persone, attraverso la scolarizzazione e lo scambio culturale. I cittadini follonichesi hanno sempre accolto chi veniva da fuori e siamo certi che anche in quest’occasione sapranno far sentire la loro voce, rifiutando che alcune persone, interessate soprattutto a strumentalizzare la vicenda, possano far crescere un clima di intolleranza inaccettabile».