ROCCASTRADA – “Oltre questa Politica” si chiamerà così la nuova lista che sarà presente alle prossime amministrative del comune di Roccastrada nel 2014. La notizia della “rinuncia” di Giancarlo Innocenti ad una nuova candidatura alla fine del suo mandato da sindaco, secondo Fabio Pieri, Metello Tacconi, Andrea Bennardi, i tre membri del comitato organizzatore della nuova lista, rappresenta «l’ennesima prova della profonda crisi che investe il Partito Democratico, sia a livello nazionale che a livello locale». Una crisi che, dicono da “Oltre questa politica” «ha investito anche il nostro Comune che in questi cinque anni di governo del Pd ha toccato, in termini di gradimento i minimi storici».
«Ormai oggi non ha più senso parlare di partiti – spiegano dal comitato organizzatore –, non ha più senso parlare di schieramento di centrosinistra o di centrodestra; quasi due anni fa, abbiamo pensato di organizzare una lista civica formata da donne e da uomini, che, stanchi di delegare e lamentarsi, hanno deciso di intraprendere questa iniziativa consapevoli delle difficoltà alle quali sarebbero andati incontro, ma fermamente convinti che se si vuole cambiare l’attuale andamento delle cose, occorre che chi scende in politica lo faccia per pura passione e non per occupare “poltrone” o per trarne “vantaggi personali”».
«Per noi “fare” politica non è un “mestiere – concludono dal comitato organizzatore Fabio Pieri, Metello Tacconi, Andrea Bennardi –, non a caso la nostra lista si chiamerà Oltre questa Politica, ma bensì cercare di provare a risolvere i problemi dell’intera cittadinanza. Se i cittadini condivideranno il nostro “spirito, siamo sicuri, in caso di vittoria elettorale di risollevare le sorti del nostro territorio Comunale, e comunque noi saremo presenti all’appuntamento elettorale della primavera del 2014 e facciamo appello a tutti coloro che stanchi dell’attuale sistema politico e che non si sentono più rappresentati da nessun partito dell’arco costituzionale di appoggiare questa nostra iniziativa, se così sarà dimostreremo con i fatti e non con le parole che esiste un altro modo di amministrare la cosa pubblica».