GROSSETO – Sono i Comuni e la ASL di Grosseto i maggiori responsabili del randagismo in Maremma e in buona parte degli attacchi alle greggi. L’inadempienza dell’obbligo di sterilizzazione dei cani abbandonati nei canili imposta dalla legge regionale 59/2009 e l’adozione di individui fertili è una delle principali fonti del proliferare di cani non controllati. In più mancano serie azioni per la registrazione in anagrafe dei cani da caccia, in particolare quelli delle squadre da cinghiale, e di quelli che vivono nelle zone rurali, compresi i cani degli stessi pastori.
Le trappole piazzate nell’ambito del progetto Ibriwolf dalla Provincia di Grosseto hanno infatti catturato proprio ieri un maremmano e tre meticci, tutti sprovvisti di microchip. Non i tanto temuti lupi, dunque, ma semplici cani lasciati a se stessi.
“Recentemente Comune di Grosseto ed Asl si sono nascosti dietro a un dito affermando di fare il massimo e ammettendo al contempo di non sterilizzare i cani del canile Zoo Service che vengono dati in adozione”, dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto. “Anzi, il blocco del PD e della maggioranza in consiglio ha fatto sì che SEL e Movimento 5 Stelle ritirassero una mozione che chiedeva proprio il rispetto del chiarissimo obbligo di sterilizzazione previsto dalla legge in materia”.
Ieri (11 giugno 2013) la LAV è stata ascoltata dalla Commissione Agricoltura della Camera insieme a Enpa, Legambiente, Lipu, Wwf e Pro Natura. La posizione concorde delle associazioni, insieme a una esplicita opposizione ad ogni politica di abbattimenti, è stata un netto invito a “chiudere il rubinetto” del randagismo chiedendo di commissariare quelle amministrazioni che non rispettano la norma in materia di prevenzione.
Domani invece si riunirà la commissione animali del Comune di Grosseto per esaminare una proposta di regolamento che ancora, incredibilmente, non prevede il rispetto degli obblighi di sterilizzazione.
“E’ il momento che chi si preoccupa per gli attacchi alle greggi imbocchi la giusta strada e pretenda che Amministrazioni Comunali ed ASL facciano il loro dovere anziché richiedere stermini che non risolverebbero il problema”, conclude Bottinelli.