GROSSETO – «Sulla vicenda della Mabro la Regione Toscana ha fatto e sta continuando a fare tutto quanto è nelle proprie possibilità. Insieme a Provincia e Comune di Grosseto. Per questo, pur avendo comprensione per lo stato di esasperazione delle operaie, non posso non stigmatizzare l’atteggiamento di chi in occasione della visita del presidente Rossi e dell’assessore Simoncini ha polemizzato con toni francamente inaccettabili nei confronti della Regione».
«In questa brutta storia non sono certo le Istituzioni a doversi rimproverare qualcosa per non aver tentato tutte le strade possibili. Chi ci mette la faccia, pertanto, non può essere messo sullo stesso piano di chi ha girato le spalle all’azienda, così come va apprezzato il fatto che gl’impegni anche oggi presi da Rossi con i lavoratori siano stati illustrati con trasparenza, senza alcuna connotazione demagogica».
«Altre interpretazioni di quel che è avvenuto in questi lunghi e durissimi mesi, sono purtroppo solo conseguenza di una prospettiva falsata. E, pur nella disperazione, è grave che non si sappiano cogliere le differenze. Anche perché sparare nel mucchio potrà forse essere liberatorio sul piano dell’emotività, ma non porta ad alcun risultato utile alla causa delle operai della Mabro. Risultati che potranno essere colti solo se ci sarà unità d’intenti».