Il candidato a sindaco ammette l’errore di forma e il ritardo nella richiesta dell’aspettativa: «mi assumo tutta la responsabilità di quello che ho fatto»
di Daniele Reali
Gavorrano – La lista Borghi correrà alle prossime amministrative per il comune di Gavorrano e sarà presente nella scheda elettorale. Sulla vicenda della presunta condizione di ineleggibilità del candidato a sindaco, Massimo Borghi (nella foto) ha voluto chiarire la sua posizione ammettendo di aver commesso un errore e di non avere richiesto e ottenuto nei tempi previsti dalla legge (in particolare dall’articolo 60 del Testo Unico degli Enti Locali, ndr) l’aspettativa non retribuita rispetto al suo ruolo di dipendente del comune di Gavorrano.
«Io ho commesso un errore, un errore di forma e mi assumo tutta la responsabilità di quello che ho fatto. Sono stato tratto in errore perché nelle precedenti elezioni (nel 2009, ndr) non ho chiesto l’aspettativa». Nel 2009, ha spiegato Massimo Borghi, si trovava in aspettativa amministrativa perché ricopriva la carica di presidente del consiglio provinciale.
In questo caso invece Borghi ha presentato la richiesta in comune lunedì 18 ed è entrato in aspettativa mercoledì 20 aprile, mentre la lista che sostiene la sua candidatura è stata presentata venerdì 15.
«Noi andiamo avanti – ha spiegato Borghi – siamo in campagna elettorale e puntiamo a vincere. La ineleggibilità è una condizione che verrà fuori ad elezioni avvenute e nel caso io venga eletto a sindaco. Nel primo consiglio comunale, come già accadde nel 2009, sarà predisposto un atto che sarà poi votato dai consiglieri». Solo in quel momento, secondo Borghi e secondo gli uomini del suo entourage, si presenterà l’opportunità di sollevare la questione e presentare un eventuale ricorso aprendo di fatto a Gavorrano una stagione giudiziaria fatto di appelli e gradi di giudizio.
«Nel caso si presentasse l’ipotesi di ricorso i nostri legali stanno preparando una serie di documenti che ci fanno stare tranquilli sugli eventuali esiti. Vorrei anche mettere in evidenza che le notizie che sono state fatte circolare sulla mia richiesta di aspettativa hanno violato la mia privacy. La richiesta di aspettativa non è un atto pubblico. Queste notizie sono state fatte circolare da chi nel 2009 stava con me e ora non lo è più” con un chiaro riferimento al Partito Democratico. E una critica dura è arrivata anche da Mauro Giusti, candidato consigliere della lista Borghi ed ex sindaco di Gavorrano per due mandati. «La Pinzuti (segretaria provinciale del Pd, ndr) ha commesso un grave errore politico attaccando in questi giorni con le parole che ha usato Massimo Borghi. Un errore perché ha attaccato una parte del centrosinistra alla quale in futuro e in altri appuntamenti elettorali si dovrà rivolgere per eleggere magari un suo candidato».
Per Borghi quindi la campagna elettorale continua e per stemperare il clima rovente di questi giorni il candidato a sindaco del Centrosinistra Gavorranese ha lanciato l’idea di riunire in un’unica manifestazione tutti e quattro i candidati sindaci il 13 maggio prossimo, ultimo giorno di propaganda prima del silenzio elettorale.